Sparanise, di Enrico Petrella – Il Governo ha firmato 24 nuovi contratti di sviluppo tra cui spicca per interesse, quello da 34 milioni di euro alla Ferrarelle finalizzato all’incremento della capacità produttiva ed al contenimento dei consumi. Stando a quanto sostenuto sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si tratta di un impianto di produzione di bottiglie di plastica che avrà una forte caratterizzazione eco-compatibile, e prevede un impianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica e il recupero dell’energia termica. L’impianto finanziato da Invitalia dovrebbe sorgere all’interno dell’area PIP del Comune di Calvi Risorta che si trova lungo la strada provinciale 28 che collega Sparanise con la Casilina ed il vicino comune caleno. La singolarità del progetto Ferrarelle sta tutta racchiusa nel businnes: da un lato si producono nuove bottiglie di pet destinate alla vendita delle acque minerali estratte dai pozzi della vicina Riardo e commercializzate con vari marchi in tutto il mondo; dall’altro, per poterle lavorare, le brucia per ottenere energia elettrica e termica. Si tratta, in altre parole, di un mini inceneritore “strategicamente” mascherato da fabbrica di bottiglie di acqua che dovrebbe, ma il condizionale e d’obbligo, dare lavoro a circa 400 addetti.
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