Parigi di Domenico Ascolese - L'attacco terroristico di matrice islamica alla sede del giornale satirico francese Charlie Hedbo che sta profondamente scuotendo e turbando tutto il mondo, e in particolare quello del giornalismo, non può lasciarci indifferenti.
12 vittime (tra cui il direttore della testata e tre vignettisti) e 20 feriti (alcuni in modo grave), questo è l'atroce bilancio della spedizione terroristica di due uomini incappucciati e armati di kalashnikov che hanno fatto irruzione nella sede del settimanale parigino.
Messaggi di solidarietà e di ferma condanna al terrorismo stanno giungendo a Parigi da tutto il mondo. Il sindacato nazionale dei giornalisti (Snj) ha lanciato un appello per un raduno cittadino alle 18.00 in piazza della Repubblica.
Al di là di quella che può essere stata la linea editoriale del giornale, un simile attentato, oltre che a generare un diffuso e profondo sgomento, chiama noi giornalisti ad esprimere la nostra totale solidarietà in primis nei confronti delle famiglie dei colleghi coinvolti in questo terrificante fatto criminoso, delle persone ferite e di tutti i colleghi la cui libertà di stampa sia stata minacciata con tale inaudita e ingiustificabile violenza.
La libertà di informazione e di critica è un diritto insopprimibile, per cui non abbiamo paura a schierarci al fianco di Charlie Hebdo.
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