Calvi Risorta/Sparanise Sal. Mart.– Lunedì mattina un gruppo di attivisti del comitato popolare in lotta contro la centrale a biomasse ha effettuato un sopralluogo sull’area dell’ex pozzi, dove da alcune settimane il Corpo Forestale e i Vigili del Fuoco stanno effettuando degli scavi esplorativi per capire cosa c’è sotto il terreno, in quella stessa area che da alcuni anni è oggetto di denunce da parte dei comitati, giornalisti e politici locali.
Appena giunti sul posto lo spettacolo è stato agghiacciante: più di 30 buche e quasi 10 picchetti che segnalano scavi che saranno effettuati di li a breve.
Dalle buche sono emersi polveri e rifiuti di tutti i tipi. In alcune di essi la terra aveva letteralmente cambiato colore, diventando verde o rossa, da altri invece sono usciti rifiuti plastici e edili, misti a rifiuti industriali e amianto.
Tutto a poco meno di dieci centimetri dal suolo e poche decine di metri da coltivazione e pascoli, proprio su quei terreni dove l’imprenditore Iavazzi sogna di costruire una centrale a biomasse con i 17 milioni concessi dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
Continueranno i report e le inchieste dal basso, continueranno le iniziative e le assemblee, continueranno finché chiunque crede di poter usurpare il nostro territorio non sarà andato via dall’Agro Caleno.
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