Sparanise, Salvatore Marteillo – Il gruppo di minoranza Uniti per Sparanise critica fortemente la scelta adottata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Merola per la volontà di applicare la TASI. “Il comune di Sparanise ha le casse piene e chi amministra avrebbe dovuto risparmiare ai cittadini l’ennesimo salasso – ha tuonato l’ex sindaco Mariano Sorvillo – perché a conti fatti non era indispensabile. E’ sempre la solita politica punitiva nei confronti del cittadino che viene applicata secondo uno schema che si ripete nel tempo. Si poteva scegliere di esentare i cittadini dal pagamento dell’ennesima tassa che si somma al salasso della TARI e contribuisce a trasformare i mesi di settembre ed ottobre in degli autentici salassi per le finanze familiari. Noi di Uniti per Sparanise ci chiediamo come mai in tanti comuni della provincia di Caserta piccoli, medi e grandi come ad esempio Marcianise, Ruviano e Presenzano si è scelto di non tartassare i cittadini e a Sparanise, invece, si. Nel caso specifico della vicina Presenzano, che ospita una centrale idroelettrica, per il principio della compensazione ambientale, proprio in virtù della grande somma che in termini di tasse introita il Comune, i cittadini che subiscono comunque l’impianto, non pagano la TASI. A Sparanise ospitiamo un impianto per la produzione di energia elettrica che serve tutto il territorio nazionale che è ancora più grande ed impattante di quello di Presenzano e, per quanto ci è dato sapere, la Calenia Energia versa ogni anno centinaia di migliaia di euro nelle casse del comune in termini di tasse. Come vedete – prosegue Sorvillo - sono tante le analogie tra i due centri casertani però Merola non ha deciso di emulare il suo collega di Presenzano. Perché ? L’incasso stimato è di circa 410.000 euro, somma che, nelle intenzioni, dovrebbe coprire il 39, 21 % dei servizi indivisibili del Comune di Sparanise. A conti fatti, è meno di quanto il Comune incassa da Calenia. Perciò Merola poteva, senza alcun dubbio, scegliere di non far pagare la TASI”.
Ancora più critico il suo collega di minoranza ed ex vice sindaco Giancarlo L’Arco, attualmente presidente dell’Assemblea del Consorzio Idrico Terra di Lavoro. “Domani scade la prima rata della TASI ma nessun avviso è stato fatto dall’amministrazione comunale. Sul sito web istituzionale del comune non c’è nessuna informazione e tanto meno sono stati affissi manifesti pubblici. Per Merola i cittadini, - tuona L’Arco – devono essere privati di ogni tipo di informazione e sono trattati solo come un bancomat. Bell’esempio di trasparenza nella gestione della cosa pubblica. In campagna elettorale ha detto che avrebbe abbassato le tasse e sarebbe venuto incontro alle esigenze delle famiglie. Mai promessa fu più disattesa. In poco più di 4 mesi ha eliminato i ticket spesa per la famiglie a basso reddito, ha soppresso il pacco alimentare, ha cancellato le borse lavoro, ha abolito la mensa per le scuole dell’infanzia, e, dulcis in fundo, non si riesce a comprendere dov’è andato a finire il contributo Calenia 2014 di 25 euro che spettava ad ogni cittadino di Sparanise. Come è noto, infatti, come da regolamento comunale, noi decidemmo di destinare i 125.000 euro della Calenia Energia a ciascun cittadino residente e destinare la restante somma non riscossa al sociale.
Mi risulta che la fase istruttoria si sia conclusa a marzo ma dei 25 euro non si sa più nulla. Dove sono finiti ? Perché non sono stati dati ai cittadini di Sparanise ? Al sindaco ed ai silenti componenti della sua maggioranza voglio annunciare che faremo le barricate: quelli sono soldi (sebbene siano pochi perché si tratta di 25 euro a persona) dei cittadini di Sparanise. Se qualcuno ha in mente di spenderli diversamente – conclude l’ex vice sindaco - dovrà fare i conti con quella parte di popolo, che è la maggioranza, che lui non ritiene meravigliosa ma che ha gli stessi diritti dell’altra”.
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