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Tragico incidente sul lavoro: muore a 28 anni Carmine De Lucia

Fatale la caduta da un traliccio della linea elettrica Enel
17/6/2014 2:44

Sparanise, di Enrico Petrella – Ancora una volta, l’estate sparanisana viene scossa dal dolore per la prematura scomparsa di un giovane. Stavolta a pagare il prezzo più alto è stato il 28enne Carmine De Lucia, dipendente do una ditta che nel pomeriggio stava eseguendo lavori per conto dell’Enel a San Giorgio La Molara, in provincia di Benevento. Il giovane sparanisano stava lavorando ad un palo dell'elettricità quando, per cause ancora da accertare, ha improvvisamente perso l'equilibrio ed è caduto sul selciato. A prima vista, come riferito dai colleghi di lavoro, le condizioni sono apparse subito critiche ed è stato immediatamente allertato il servizio medico del 118 che una volta giunto sul posto, nonostante la difficoltà nel raggiungere la zona dell’incidente, hanno prontamente cercato di rianimare il ragazzo ma, purtroppo, per Carmine De Lucia non c’è stato nulla da fare.
Ora non resta da fare altro che capire la dinamica dell’incidente che ha causato l’ennesima morte sul lavoro. Il magistrato dovrebbe predisporre a stretto giro gli esami di rito dopodiché la salma potrà essere portata a Sparanise per i funerali. Non è stata una vita facile quella di Carmine De Lucia. Rimasto troppo presto orfano di un padre che amava tantissimo, si è dovuto rimboccare le maniche anche per aiutare quel che restava della famiglia. Aveva trovato un lavoro ed un poco di serenità che gli aveva conseguito di coltivare la sua grande passione per la musica. Da qualche anno si esibiva come apprezzato dee jay in serate svolte a far suonare i piatti nei locali della provincia. Definire Carmine un bravo ragazzo risulta veramente superfluo perché lui era veramente una bella persona. Forte, deciso, in certi casi incazzato con il mondo per come aveva dovuto affrontare l’infanzia e la gioventù e per quanto aveva dovuto combattere il cinismo e la scarsa solidarietà di un paese che incerti casi preferisce girare la testa dall’altra parte. Carmine aveva un bel carattere tosto, di quelli che non le mandavano a dire anche perché si era fatto da solo. Dopo anni di sacrifici aveva raggiunto un buon equilibrio e sicuramente aveva dei bei progetti da realizzare. Ed è proprio quando si inizia ad analizzare la bontà della persona che diventa un atto di crudeltà essere costretti a fare i conti con una dipartita cosi drammaticamente prematura. Queste sono tragedie che non hanno nulla di logico e l’essere umano può solamente provare ad abbracciare attraverso la preghiera il mistero della Fede. Alla famiglia De Lucia ed ai parenti tutti vanno le più sentite condoglianze.
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