Caserta, di Ilario Capanna – Per un modesto operatore dell’informazione come me, trovarsi a raccontare le gesta sportive di un amico è sempre un piacere. Quando poi queste gesta entrano nella storia dello sport nazionale, l’amicizia e la conoscenza diventano l’opportunità per raccontare aneddoti e sfumature che i lettori possono solo immaginare.
Ancora una volta mi trovo a scrivere la storia di una grande passione: quella tra Massimo Monfreda e la pallavolo. Un feeling iniziato più di 40 anni fa che anno dopo anno, categoria dopo categoria, da giocatore e da allenatore, continua a mietere successi. L’ultimo in ordine di tempo è quello ottenuto l’altro ieri sera sul parquet del palazzetto dello sport di viale medaglia d’oro a Caserta. Massimo Monfreda, ha conquistato da allenatore della Volalto Caserta, squadra femminile di pallavolo, una storica promozione in serie A-2, la prima per il team del capoluogo di Terra di Lavoro.
L’ha ottenuta a modo suo, come fece a Sparanise da giocatore nel 1991 con la storica promozione in serie A-2, che lanciò la nostra città nell’orbita della pallavolo nazionale; come fece da allenatore ad Agnone, in Molise, nel 2002 con un’altra storica promozione in Serie A-2 maschile. Successi maturati sempre con la stessa ricetta: umiltà, passione, sacrificio, armonia e voglia di vincere.
Non credo che la regione Campania possa vantare, pallavolisticamente parlando, un personaggio più vincente di lui.
L’altro ieri a Caserta, in un palazzetto tutto esaurito e letteralmente incandescente, tra i tantissimi spettatori c’erano gli amici di sempre che per nulla al mondo si sarebbero persi l’ennesimo trionfo di Mr volley. E per l’ennesima volta Massimo Monfreda non li ha delusi. Orgoglio di una Sparanise sportiva che nonostante tutto, riesce sempre a dire la sua in maniera egregia.
Chi lo ha visto giocare almeno una volta con la storica maglietta della VBC Sparanise potrà raccontare le sue gesta sportive e ricordarsi dell’esaltazione che come tifoso provava nel vederlo schiacciare o murare. Personalmente ho condiviso con Massimo Monfreda tantissime esperienze sportive, tutte positive: prima da tifoso, poi da dirigente, da membro dello staff tecnico della squadra e soprattutto da amico. Ma credetemi: non lo avevo mai visto cosi emozionato come l’altra sera. Credo sia il segno che il tempo passa e la gioia di riuscire a ripetere i successi in un ambiente sempre più competitivo, alla fine prenda il sopravvento anche sul self control.
Di lui posso solo dire che è un vincente. Incarna lo spirito sportivo come pochi, sia da giocatore che da allenatore. Massimo Monfreda è animato da una passione unica che gli dà la forza di trasmettere la voglia e l’entusiasmo di imparare, di giocare, di impegnarsi a fondo e di vincere. Fare l’elenco delle vittorie ottenute in campo ed in panchina è opera assai ardua anche per una memoria allenata come la mia. Una marea di successi e di trionfi, tra serie C1, B2 e B1, di tre promozioni in serie A, di guide tecniche di squadre di A-2 e di vittorie in campionati con un numero elevatissimo di squadre del centro e del sud Italia. E adesso ? Cosa farà Massimo dopo questo ennesimo trionfo ? Gliel’ho chiesto appena dopo la partita e la risposta è stata: “Vediamo cosa succede, grazie agli amici di Sparanise che sono venuti qui stasera”. Ecco: gira e rigira e Sparanise resta sempre nel cuore. E allora mi prendo io la briga di dire una cosa: Sparanise, che ha dimostrato di non saper amare troppo chi si afferma in ogni campo, deve, invece, essere fiera di Massimo Monfreda, un’icona dello sport sano e vincente che, prima di tutto, ha saputo fare tesoro della più grande delle doti dell’uomo: l’umiltà. L’umiltà dei vincenti !
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