Sparanise di Domenico Ascolese - Nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che aveva portato agli arresti domiciliari 13 persone, ieri l’ottava sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha accolto il ricorso presentato da Bovenzi Clorinda, annullando l'ordinanza cautelare emessa a carico della donna.
La vicenda riguarda i noti fatti di cronaca giudiziaria che hanno interessato il Caseificio Cantile in ordine ad accuse di frode in commercio per aver adulterato la mozzarella di bufala campana prodotta dallo stabilimento di via Appia a Sparanise. Bovenzi Clorinda difesa dall’avvocato Piccolo, è una delle due impiegate amministrative coinvolte nella vicenda giudiziaria.
Il Tribunale del Riesame di Napoli annullando l'ordinanza nella parte in cui interessava la giovane sparanisana ha riconosciuto la mancanza sia dei gravi indizi di colpevolezza che la mancanza delle esigenze cautelari. Revocati gli arresti domiciliari anche alla biologa Ileana Micillo, accusata di compiacenza con l’azienda casearia. L’azienda, secondo gli inquirenti, avrebbe messo in piedi un sistema collaudato di produzione della mozzarella non del tutto rispettoso dei principi e della normativa vigente. La revoca degli arresti per insussistenza del fatto è stata annunciata dagli avvocati Giovanni Merola e Antonio Mirra.
|