Sparanise di Gianluca Giannini – Inquietante ! Può essere definito cosi il panorama della provincia di Caserta descritto dal super boss della camorra casalese Antonio Iovine che da qualche settimana ha annunciato il suo “pentimento” ed ha iniziato a parlare, o forse sarebbe meglio dire, a cantare. E mentre o’ ninno canta, il mondo politico-imprenditoriale-affaristico trema. Dalle dichiarazioni rese ai magistrati della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere emergerebbe uno spaccato desolante, squallido e raccapricciante di come il potere politico alimentava sé stesso attraverso il patto-ricatto scellerato tra la camorra ed il mondo dell’imprenditoria. Il neo collaboratore di giustizia Antonio Iovine sta iniziando a descrivere, con dovizia di particolari, circostanze e fatti che, ed è il caso di sottolinearlo, dovranno essere vagliati attentamente dai magistrati. Ma se le parole del pentito dovessero trovare effettivo riscontro emergerebbe quello che da tempo i giornalisti minacciati definivano come male supremo: vale a rire il patto di ferro tra i colletti bianchi ed il clan camorristico dei casalesi. Iovine, che si è già autoaccusato di diversi omicidi, non è quello che potrebbe essere definito un “pescetiello di cannuccia” ma uno dei capi indiscussi della camorra. Uno dei numeri uno che con il suo pentimento potrebbe veramente far saltare tutto l’impianto criminale casertano e con esso far venire giù anche quella zona grigia che per decenni ha consentito la proliferazione del male e la penalizzazione di un intero territorio. Parlando di politica, Iovine ha chiaramente detto che non c’era differenza tra destra e sinistra ! Erano tutti allineati e coperti. E qui verrebbe spontaneo fare quattro chiacchiere sulla ormai ridicola superiorità morale sbandierata come vessillo dai protagonisti della gauche casertana e campana o dei patetici paladini dell’antimafia, ostentata solo a mezzo stampa, sempre in servizio permanente effettivo. Tra le tante cose che o’ninno ha iniziato a dire ai magistrati c’è anche un passaggio che riguarda Sparanise, come sempre al centro delle cronache negative locali e nazionali. Parlando della gestione degli appalti pubblici e di sindaci collusi con i clan, o’ninno nel sottolineare la sostanziale indifferenza a riguardo del colore politico da essi rappresentato, ha citato la gestione dell’appalto del rimboschimento avvenuto in una non meglio precisata zona di Sparanise. Cosa vuol dire ? A cosa si riferisce il pentito ? Notoriamente per zona di Sparanise si intende la vasta area sotto il controllo delle cosche affiliate ai casalesi che parte dall’agro caleno e si estende fino all’alto casertano. Ad ogni buon conto, nei prossimi giorni approfondiremo la lettura delle carte e cercheremo di capire meglio di cosa si tratta…
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