Sparanise, Salvatore Marteillo – La dott.ssa Francesca Auriemma. Giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato alla pena di anni due e mezzo di carcere G.F. imprenditore di Sparanise.
Oltre alla condanna, G.F. dovrà anche rispondere del risarcimento dei danni, da liquidarsi in sede civile, nei confronti del dirigente di Polizia, Valerio Consoli, parte offesa nel processo e che, nella causa, si era costituito parte civile con gli avvocati Raffaele Gaetano Crisileo e Stefania Ghidella.
L’imprenditore sparanisano è stato condannate per calunnia.
Secondo l’impostazione accusatoria della Procura della Repubblica, rappresentata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Silvio Marco Guarriello, recepita integralmente dal Giudice, egli avrebbe accusato falsamente il Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato, il dott. Valerio Consoli, oggi in servizio presso il Commissariato Centrale di Bari, mentre all’epoca dei fatti, siamo nell’ anno 2006, era in servizio, da Commissario Capo, presso il Commissariato della Polizia di Stato di Santa Maria Capua Vetere, in qualità di Vice Dirigente responsabile, di averlo minacciato, con minaccia grave, in occasione del compimento di un atto del suo ufficio, mentre erano in atto delle procedure investigative.
Tali minacce vennero denunciate, verbalmente dall’imprenditore G. F. ad alcuni carabinieri, che trasmisero prontamente la notizia di reato alla Procura della Repubblica sammaritana che, in seguito agli accertamenti di rito, risultarono non vere e, di qui, scattò la denunzia per calunnia.
Peraltro, dagli accertamenti di polizia giudiziaria effettuati e dalle testimonianze dei vari testi, sentiti durante l’istruttoria dibattimentale del processo terminato ieri, è emerso che mai il dott. Valerio Consoli avrebbe pronunciato frasi minacciose nei confronti del l’imprenditore.
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