Napoli, Salvatore Marteillo – La notizia era nell’aria già da qualche settimana ma solo nella giornata di ieri la Guardia di Finanza di Napoli ha notificato 54 avvisi di conclusione delle indagini preliminari, si parla di reati che vanno dalla truffa al peculato.
Quello di ieri è solo l’ultimo atto in ordine di tempo della lunga e complessa indagine sulle “spese allegre” di gran parte dei componenti del Consiglio regionale della Campania.
In tutto sono 51 i politici avvisati e tra di essi c’è anche Angelo Consoli, consigliere regionale residente a Francolise ma originario di Sparanise dove negli anni ’90 è stato anche sindaco.
Sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza è finita la gestione dei rimborsi che i gruppi hanno erogato a favore dei consiglieri che ne facevano parte. In teoria dovrebbero essere soldi rimborsati per le spese legate all’attività istituzionale ma alla GDF sembra proprio che i conti non quadrino.
I magistrati hanno messo sotto la lente di ingrandimento numerose spese che proprio non sarebbero compatibili con l'attività istituzionale di ogni singolo consigliere che, viceversa, troverebbe una giustificazione per legge. Tra queste voci che non trovano giustificazione plausibile si possono trovare, giusto a titolo esemplificativo, della tintura per capelli, dei dvd, degli scontrini per acquisti effettuati in pasticceria e ancora giocattoli, per bambini e per adulti, sigarette e pure capi di abbigliamento…
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