Sparanise, di Enrico Petrella – Nei giorni scorsi è stato pubblicato l’elenco dei siti gestiti dall’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla criminalità. In questa “speciale”classifica, che vede ben 444 beni confiscati ed al momento finiti nelle disponibilità dell’Agenzia, c’è anche Sparanise, dove in termini di riutilizzo ad uso pubblico è stato fatto meglio di tanti altri comuni. Vale la pena ricordare, ad esempio, che su uno di questi beni confiscati è sorta la sede del nuovo istituto tecnico “Galilei”, oggi accorpato al “Foscolo” di Teano, unico caso in Campania e probabilmente in Italia di riutilizzo a fini didattici di un bene confiscato. Nella relazione emerge un dato emblematico: sul territorio comunale si registravano ben 15 siti ancora in disponibilità dell’Agenzia. Tre di essi, due appezzamenti di terreno e una unità immobiliare commerciale e industriale, sono stati già confiscati e consegnati. Da quest’anno, invece, grazie al lavoro svolto dall’ingegnere dell’ufficio tecnico comunale in collaborazione con il giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il curatore e gli altri attori, 11 dei restanti 12 siti, cinque appartamenti, quattro box auto-garage e due appezzamenti di terreno a destinazione agricola, sono usciti fuori dalla gestione dell’Agenzia diretta dal Prefetto Giuseppe Caruso. Pertanto ad oggi, dei 15 siti messi sotto tutela, ne rimane in disponibilità dello Stato solo uno, tuttora confiscato, che deve essere ancora destinato.
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