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Fuga dall’Italia:la storia di Fabrizio che in Australia ha trovato anche l’amore

"Voglio vivere dove è ancora possibile realizzare i sogni"
20/8/2013 19:12

Sparanise, di Ilario Capanna – Continua il nostro viaggio alla ricerca delle storie e delle esperienze di chi ha scelto di avere un futuro lontano da Sparanise. Dopo l’atlantica Tenerife, oggi vi racconto la storia di Fabrizio e della sua irrefrenabile voglia di conoscere, vivere e lavorare nell’altra parte del mondo: l’Australia.
Diversamente dal racconto precedente maturato via skype e FB, stavolta ho l’opportunità di parlare con Fabrizio da vicino, seduti comodamente sul divano di casa mia. Non ci conoscevamo di persona ma la stretta di mano decisa e l’insolito aplomb anglosassone valgono più di tante presentazioni di circostanza. Non c’è bisogno di rompere il ghiaccio, ci guardiamo negli occhi e la domanda esce spontanea: “Parlami di te e della tua esperienza australiana, gli dico”. Da questo momento inizia un viaggio incredibile durato più di due anni, farcito di esperienze di vita vissuta e di aneddoti interessanti. “Ho scelto di vivere in Australia perché li è ancora possibile realizzare un sogno – ha esordito Fabrizio – ma soprattutto perché a16000 km di distanza da Sparanise mi sento come se fossi a casa mia. Qualche volta mi mancano gli affetti della mia famiglia e degli amici, ma oggi, grazie alla tecnologia ed alle telecomunicazioni, è possibile colmare la distanza con una buona connessione internet ed un semplice clic. Ho vissuto i miei ultimi due anni dall’altro lato del pianeta: 2 mesi a Sidney, 2 mesi a Melbuorne, 8 mesi a Brisbane, 1 mese a Darwin e tutto in resto del tempo nel meraviglioso Queensland. L’aspetto più sorprendente che puoi avere vivendo li e che si fa notare più di ogni altro è il rispetto che le persone hanno della libertà vista in tutte le sue forme di espressione. Per strada, ad un bar o sul luogo di lavoro trovi sempre qualcuno che ti sorride e ti accorgi subito che è, decisamente, un paese per giovani. E’ facile entrare in Australia anche se sei in cerca di lavoro ma è molto difficile restarci. I visti funzionano come una sorta di punteggio che per essere erogato tiene conto di conoscenze linguistiche, formazione professionale, capacità lavorative età e finanche dei comportamenti. Insomma: li la qualità dell’individuo vale ed è misurata dal merito. E sono i meriti di ciascun individuo a comporre una società in cui la qualità della vita è altissima, la disoccupazione è a percentuali fisiologiche e la criminalità è inesistente. Basti pensare che li non esistono inferriate ma la sicurezza generale per ogni cosa è a livelli altissimi. Se sei a Sidney ti rendi subito conto che stai vivendo in una metropoli ispirata a modelli statunitensi, mentre a Melbourne si respira decisamente un’atmosfera più europea. Poi c’è Darwin, con la sua straordinaria autenticità, dove è facile incontrare gli aborigeni nativi ed il Queensland, una terra fantastica. La grande differenza tra Sparanise e l’Australia in generale sta nel fatto che qui è più facile sopravvivere mentre li è più impegnativo vivere. Inutile dirti che la mia scelta definitiva si sta sempre più orientando a vantaggio di quelle parti”. Considerata l’età, (ha 27 anni ndd) Fabrizio mi dà l’impressione di essere un ragazzo pacato e riflessivo. Insomma: uno di quelli che non si è buttato nell’avventura “all’allera” ma che sta costruendo con caparbietà e determinazione il suo sogno di vivere meglio. “Per avere il visto ho lavorato anche in una farm, un lavoro duro ed a contatto con la natura che, oltre ad essere ben pagato, si è dimostrato incredibilmente utile anche per conoscere meglio la lingua. Ogni giorno, dopo il lavoro mi sentivo stanco ma la condivisione dei sogni e delle esperienze vissute con gli altri ragazzi provenienti da tutto il mondo, i barbecue accompagnati da bevute conviviali e le tante emozioni vissute ti ripagavano alla grande e ti davano un’energia incredibile”. Poi la gradevole chiacchierata vira sugli affetti. “Da un anno e mezzo vivo con la mia ragazza che è originaria di Taiwan. Lei adesso sta a Sidney e se tutto andrà bene la raggiungerò nei primi giorni di settembre. Ci siamo conosciuti in Australia ed abbiamo intenzione di vivere insieme. Sinceramente non so dirti se riusciremo a coronare il nostro sogno a Sidney o altrove; so solo che li la crisi economica non c’è e l’armonia tra le persone è veramente tanta nonostante delle leggi che sono abbastanza restrittive in termini di immigrazione. E poi vuoi mettere le sterminate spiagge, tutte rigorosamente pubbliche, un’acqua limpida e cristallina, la più grande barriera corallina del pianeta terra, un servizio di trasporti pubblici sicuro e puntuale e tante opportunità per i giovani ? Non c’è paragone, e non mi riferisco solamente alla comparazione con Sparanise, è ovvio. Parlo proprio di sistema. D’accordo, in generale la vita in Australia è costosa ma è anche vero che paghi per quello che hai. Ed hai veramente tanto. Pensa che tutti sembrano essere felici di svolgere il proprio lavoro. Deve essere per via della mancanza di raccomandazioni. Li la gente sceglie di fare un lavoro e lo fa al cento per cento. Qui da noi molti vogliono uno stipendio e se ne fregano del lavoro che fanno, anzi: lo vedono come uno stress quotidiano. E proprio da qui che partono tutte le differenze”. La chiacchierata volge al termine, cosi, tra un racconto ed un’esperienza, Fabrizio mi saluta. “Tra qualche giorno riparto, e non vedo l’ora di tornare nella terra dove tutto sembra essere possibile”. Come dargli torto ? Buon viaggio Fabrizio, che il tuo sogno possa trovare una degna realizzazione.
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