Sparanise – Con il passare dei giorni la morte del giovane sparanisano Enrico Corribolo, morto per annegamento nella piscina del S.I.R. di Bellona, inizia a delinearsi anche il fronte delle responsabilità. Intanto, e questa è una notizia attesa da tempo, nella giornata di oggi è stato svolto l’esame autoptico che darà sicuramente maggiori informazioni utili a stabilire le cause del decesso. Già nel tardo pomeriggio di oggi il corpo del giovane è stato restituito ai suoi cari. Il sindaco Mariano Sorvillo, nel rinnovare la vicinanza ed il cordoglio alla famiglia Corribolo, rende noto che il funerale del giovane Enrico si svolgerà domani pomeriggio alle ore 17,00, nella chiesa dell’Annunziata in piazza Giovanni XXIII. Il rito funebre verrà celebrato dal parroco Don Liberato Laurenza.
Intanto il magistrato Giacomo Urbano, che coordina le indagini condotte dai carabinieri di Vitulazio, ha iscritto sul registro degli indagati tre persone. Si tratta di Carmine Masullo: responsabile della cooperativa che gestisce il S.I.R.; del dotto Luigi Cioffo della sezione Igiene Mentale dell’Asl di Capua dalla quale dipende la struttura Bellonese di Armando Rienzo, operatore socio sanitario che si trovava nel S.I.R. al momento della morte del 22enne sparanisano. L’accusa per i tre è di concorso in omicidio colposo. Il magistrato ha predisposto anche il sequestro della piscina della struttura e della cartella clinica di Enrico Corribolo cosa che è avvenuta per mezzo dei carabinieri agli ordini del luogotenente Crescenzio Iannarella.
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