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Caserta, di Ilario Capanna – Certe storie possono essere scritte solo con la passione ! Prendete ad esempio quella di Massimo Monfreda, una vita intera dedicata alla pallavolo, una vita da vincente forse come nessun altro nel mondo sportivo campano legato al volley. Chi lo ha visto giocare almeno una volta con la storia maglietta della VBC Sparanise potrà raccontare le sue gesta sportive e ricordarsi dell’esaltazione che come tifoso provava nel vederlo schiacciare o murare. Personalmente ho condiviso con Massimo Monfreda tantissime esperienze positive: prima da tifoso poi da dirigente, da membro dello staff tecnico della squadra e soprattutto da amico. Di lui posso solo dire che è un vincente. Incarna lo spirito sportivo come pochi: sia da giocatore che da allenatore. Massimo è animato da una passione unica che gli dà la forza di trasmettere, anche ai casi più disperati, voglia di imparare, di giocare, di impegnarsi a fondo e di vincere. Fare l’elenco delle vittorie ottenute in campo ed in panchina è opera assai ardua anche per una memoria allenata come la mia. Mi limito solo a ricordare quella più indimenticabile ed emozionante ottenuta sul campo da giocatore e l’ultima, invece, da allenatore. Era il 1991, un anno magico per lo sport di Terra di Lavoro. La Casertana calcio giocava bene, in serie B; la Phonola Caserta, dopo una finale “a sangue” con Milano, vinse in terra lombarda il primo ed unico scudetto del Basket ottenuto a sud di Roma, e la gloriosa VBC Sparanise, dopo aver vinto il campionato di serie B, guadagnando sul campo la promozione in serie A-2, vinse una straordinaria coppa di Lega (l’equivalente dello scudetto della serie B nazionale) in una indimenticabile finale contro Udine, giocata tra le mura amiche del palazzetto dello sporti di viale medaglia d’Oro. L’ultima invece è quella ottenuta come allenatore della Volalto Caserta, prima esperienza con la pallavolo al femminile, dove, dopo una straordinaria galoppata nei Play off, ha centrato la promozione in serie B-1. In mezzo una marea di successi e di trionfi di promozioni in serie A, di guide tecniche di squadre di A-2 e di vittorie in campionati con un numero elevatissimo di squadre del centro e del sud Italia. Già, il sud Italia: se Monfreda fosse nato che so, in Emilia o in Veneto, oggi, probabilmente e senza peccare di presunzione, guiderebbe la Nazionale o qualche team prestigioso di serie A-1. Invece è nato a Sparanise al di qua del Garigliano, con tutti i limiti che la geografia sportiva rappresenta. Da sparanisano e da amico non posso fare altro che congratularmi con coach Massimo Monfreda e di esortarlo a raggiungere risultati sempre più prestigiosi. Lui è un vincente. Sempre !
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