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Il dg dell’Asl di Caserta istituisce la Consulta del Terzo Settore

Prevista la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie
7/6/2012 18:3

Caserta - Il direttore generale dell’Asl Caserta, Paolo Menduni, ha istituto, con propria delibera (la numero 749 del 6 giugno 2012), la Consulta del Terzo Settore ed approvato, contestualmente, anche il relativo regolamento. L’organismo sarà rappresentativo di tutte le parti protagoniste del Terzo settore e sarà utile per sostenere l’azione che l’Azienda sanitaria di Caserta intende portare avanti per rispondere con sostanza e concretezza alle esigenze dei cittadini. La Consulta del Terzo settore avrà particolare rilievo soprattutto per affrontare le problematiche inerenti il sistema “Progetti Terapeutici Riabilitativi Individuali sostenuti da Budget di Salute” (PTRI/BdS), oltre a ricoprire un ruolo propositivo, di controllo e di suggerimento su tutta la programmazione socio-assistenziale del territorio. Sarà costituita da cinque membri, di cui tre rappresentanti eletti dai cogestori e due individuati direttamente dal presidente, figura, quest’ultima indicata dallo stesso direttore generale dell’Asl di Caserta. Tra i tre eletti dei cogestori, almeno uno dovrà essere un gestore di beni confiscati alla criminalità organizzata. L'obiettivo principale consiste nel fornire ulteriore impulso a quanto previsto dalla Legge Regionale numero 7/2012 (“Nuovi interventi per la valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”). Il direttore generale dell’Asl di Caserta ha inolre provveduto anche a formalizzare la nomina del presidente nella persona di Aniello Sacco, attuale coordinatore Socio-sanitario dell’Asl di Caserta.
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