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Proseguono con successo le visite alla Mostra Archeologica di Sparanise

L’evento è inserito nella rassegna Maggio dei Monumenti
18/5/2012 18:26

Sparanise – Prosegue con successo il programma delle visite alla Mostra Archeologica di Sparante. Dopo l’ottima affluenza fatta registrare nei due primi sabato del mese di maggio, torna domani mattina l’appuntamento con “La terra degli Avi”, questo il titolo che i volontari del Gruppo Archeologico Falerno-Caleno hanno voluto dare alla in occasione del primo decimo anniversario. Patrocinata dall’amministrazione comunale di Sparanise, come da tradizione si tiene nell’antiquarium dell’ex acquedotto San Paride e è aperta al pubblico ogni sabato mattina del mese di maggio, dalle ore 9.00 alle 12.00. Le visite guidate, condotte a titolo gratuito dai Volontari del Gruppo Archeologico, sono destinate non solo agli alunni delle Scuole di ogni ordine e grado, ma anche a tutte le persone desiderose di conoscere gli aspetti meno noti della storia e dell'archeologia del territorio caleno, ove oggi sorge la città di Sparanise, attraverso un lungo viaggio fatto di oggetti e immagini, che condurrà i visitatori dalla Preistoria fino all'età moderna.
Interessanti i reperti archeologici rinvenuti nella villa romana di loc. Briccelle e nelle tombe della necropoli di loc. Masseria Ranucci nel corso degli anni '90, che sono oggi esposti nei tre livelli della mostra: l'unico nucleo espostivo tuttora esistente nell'area calena, che lo scorso anno ha fatto registrare la straordinaria affluenza di oltre 500 presenze, tra studenti, docenti e visitatori. Soddisfazione per la brillante iniziativa del Gruppo Archeologico Falerno-Caleno è stata espressa dal vice sindaco Giancarlo L’Arco e dall’assessore alla Cultura Umberto Ferrone che hanno voluto sottolineare l’importanza della struttura museale cittadina e la consolidata sinergia che nel tempo si è venuta a creare con i volontari del sodalizio archeologico, ai quali si deve gratitudine per l’impegno che profondono nel far scoprire i piccoli tesori custoditi nell’antiquarium della città.
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