Roma - Una forte azione di contrasto alla criminalita' organizzata di tipo mafioso, con particolare riferimento alle infiltrazioni nel settore della gestione dei rifiuti, degli scarichi, del ciclo del cemento e delle bonifiche ambientali, e in quello agricolo con la contraffazione dei marchi. Questi i principali obiettivi fissati nel protocollo d'intesa siglato oggi, presso il Parlamentino delle foreste, dal Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, e il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, dei Procuratori nazionali Roberto Pennisi, Maurizio De Lucia, Filippo Beatrice, Giovanni Russo e, per la Dda di Napoli e Caserta, del Procuratore aggiunto Federico Cafiero De Rhao e del Sostituto Procuratore Giovanni Conzo. Un traguardo importante - si legge in una nota della Forestale - che sancisce la collaborazione tra la Direzione Nazionale Antimafia che, nella sua organizzazione interna prevede, tra l'altro, la lotta alla criminalita' organizzata nel settore agricolo, e il Corpo forestale dello Stato che comprende, nella propria struttura, nuclei specializzati nella difesa dell'ambiente e del comparto della sicurezza agroalimentare. Il Corpo forestale dello Stato dispone, infatti, di un Nucleo Investigativo Centrale di Polizia Ambientale e Forestale (N.i.c.a.f.) con compiti di coordinamento delle investigazioni e, al livello territoriale, dei Nuclei Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale (N.i.p.a.f) presso i Comandi Regionali, le Sezioni Regionali di Analisi ed i Comandi provinciali, che forniranno utile supporto informativo e di analisi dei fenomeni criminali.
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