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Quando un errore di “battitura” spalanca scenari inquietanti

Può un inciucio finito male far luce sulla verità ?
7/3/2012 1:42

Editoriale, di Ilario Capanna - Può un grossolano errore di “battitura”, facebookizzato in un insignificante pomeriggio di marzo, aprire improvvisamente scenari inquietanti sulla storia politica recente e spalancare le porte sull’incestuoso inciucio che destra e sinistra avrebbero perpetrato ai danni della collettività ? In tutta onestà, fino a venerdì pomeriggio, nonostante i recenti scoop giornalistici sbattuti in prima pagina, nessuno ci avrebbe creduto veramente. Troppo distanti i profili dei personaggi in questione; troppo diverse le storie personali e politiche degli attori protagonisti. Chi conosce un minimo di storia politica locale è consapevole che certi rapporti, elettoralmente incestuosi ed al limite del credibile, seppur suggestivi, rientrano inesorabilmente nel novero dei casi improbabili e del mistero dell’urna. Ma attenzione: ho scritto improbabili, non impossibili. Nel corso dei secoli, la storia, non quella nobile che i nuovi soloni insegnano all’università, ma quella molto meno nobile che nella cronaca vede protagonisti gli uomini, ci ha dimostrato che in politica tutto è possibile. Proprio tutto ! Anche il presumibilmente inverosimile. Eppure un errore di battitura ha aperto una crepa in quel muro di complicità e di mutua omertà che all’improvviso si è sgretolato del tutto sotto i potentissimi colpi inferti con forza sovrumana e decisamente lontana dalla grazia di Dio. Solo l’odio ed il livore macerato in anni di frustrazione possono alimentare reazioni di tale spropositata portata. Ad un tratto la cortina di ferro è venuta giù e dinanzi a noi comuni mortali si è presentato uno scenario inquietante. Il rosso e il nero, apparentemente distanti e reciprocamente inavvicinabili, per anni impegnati ad ostentare con determinazione le posizioni più inconciliabili, erano lì, avvinghiati l’un l’altro. Stretti in un abbraccio incestuoso ed inquietante. Improvvisamente stanchi di fingere e di sopportare il pesante fardello della menzogna. Travolti da un irrefrenabile pathos, eccoli lì, finalmente insieme. Come due gay che per anni hanno tenuto celato il loro orientamento sessuale alle proprie famiglie nel timore di essere scoperti, improvvisamente decidono di fare outing e dichiararsi l’un l’altro tutto l’amore che c’è. Nessuno ci avrebbe creduto: eppure i due sembrano amarsi ! Come due estrose checche di provincia adorano scambiarsi i ruoli del buono e del cattivo, ed amano travestirsi da censore e da peccatore. Per anni, dai pulpiti hanno fatto credere a noi comuni mortali che la distanza di genere tra loro era incolmabile, addirittura siderale. In realtà, come un banale errore di battitura ha candidamente svelato, c’è un feeling incredibilmente forte che lega i protagonisti di questa storia ed i loro rispettivi mondi. Talmente forte da sfidare apertamente la volontà delle famiglie e di urlare al mondo intero quanto è bello l’amore gay, anche se sembra incestuoso. Adesso si che è tutto un po’ più chiaro e comprensibile. Eppure un concittadino di uno degli innamorati, firmando con un noto alias ben due novelle di recente pubblicazione, aveva acceso i riflettori. Altrettanto aveva fatto il noto direttore, rincarando la dose con baldanza e sicurezza che solo certi documenti possono alimentare. Ma è stato tutto inutile: difficile credere a certe storie. Poi è arrivato lui, l’errore di battitura e tutto all’improvviso è sembrato limpido e cristallino. La cosa in sé mi fa sorridere perché so per certo che l’abile scribacchino accademico è stato indotto a fare outing a causa di un clamoroso abbaglio, che è figlio di un inciucio sbagliato. Di certo, però, la scritto attraverso il quale ha voluto scaricare tutto il livore e l’odio possibile nei confronti di chi nulla c’entrava e nulla c’entra, come è ampiamente ed ufficialmente dimostrabile, ha finito per far sgretolare il muro della menzogna Adesso, forse, il popolo sa ciò che non avrebbe mai potuto immaginare. Adesso, forse, il popolo sa che le apparenze a volte ingannano. Adesso, sicuramente, il popolo sa che l’essere umano è capace di compiere azioni inimmaginabili. Adesso, forse, il popolo è più vicino alla verità !
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