Pignataro Maggiore - Il Gup del Tribunale Napoli, Eduardo De Gregorio, ha assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa l'ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, ex collaboratore del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Lo stesso Magliocca aveva, mediante i suoi legali, chiesto al riguardo il rito abbreviato. L'ex sindaco di Pignataro Maggiore era accusato di aver favorito il clan Lubrano-Ligato operante nel paese dell'agro-caleno. Il pubblico ministero della Dda di Napoli Giovanni Conzo aveva richiesto una pena di sette anni e mezzo di reclusione. Dopo circa un anno tra carcere e domiciliari, Magliocca, da questa vicenda ne esce assolto. 'Non avevamo dubbi, l'ho sempre vissuta come un'ingiustizia e per fortuna sono riuscito a dimostrare che in entrambe le competizioni elettorali, nel 2002 e nel 2006, la camorra non ha appoggiato la mia lista, ma ha appoggiato, come emerge dalle carte, chi mi ha denunciato. E' stato un vero e proprio complotto ai miei danni, una vendetta della camorra contro le mie battaglie per la legalità''. Lo ha detto all'Adnkronos Giorgio Magliocca, ex sindaco di Pignataro Maggiore, nel casertano, assolto dal gup dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo si e' svolto con giudizio abbreviato. ''Il gup ha pronunciato sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste - ha detto all'Adnkronos il legale di Magliocca, Mauro Iodice - L'ipotesi accusatoria si e' rivelata assolutamente inconsistente. Non e' stata un'assoluzione che poteva lasciare adito a qualche ipotesi di dubbio, ma un'assoluzione secondo il primo comma. Insomma, c'era la prova dell'insussistenza del fatto. Il mio assistito aveva combattuto con atti amministrativi la criminalità e prima di tutto ha avuto un danno morale da questa vicenda, anche se non aveva mai smesso di confidare in un esito positivo''. ''Quello che mi preme sottolineare - dice ancora Giorgio Magliocca - è quanto sono rimasto scandalizzato dalla strumentalizzazione di questa vicenda ai danni del sindaco Alemanno. E' stata strumentalizzata per attaccare Alemanno che non c'entrava nulla''
Giorgio Magliocca, avvocato trentottenne, era stato arrestato l'11 marzo dello scorso anno mentre era in carica in qualita' di sindaco di Pignataro Maggiore, comune del casertano. In passato e' stato consulente (2005-2006) del ministro delle comunicazioni Mario Landolfi, quindi dal 2010 assunto a tempo determinato nello staff del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Gravissime le accuse contestategli dai magistrati della DDA Giovanni Conzo, Alessandro Milita e Liana Esposito coordinati dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho: Magliocca avrebbe consentito al clan camorristico Ligato-Lubrano di continuare a gestire beni che erano stati confiscati e che erano stati dati in gestione proprio al sindaco. In particolare, anziche' destinare una villa e alcuni appezzamenti di terreno a scopi sociali, avrebbe permesso che l'edificio fosse devastato, anche con l'asportazione degli infissi, e che i terreni fossero coltivati. Accuse che pero' non hanno retto nel procedimento con l'assoluzione da parte del giudice per le indagini preliminari.
''Accolgo con gioia e soddisfazione l'assoluzione con formula piena di Giorgio Magliocca, già sindaco di Pignataro Maggiore – ha dichiarato l'on Mario Landolfi, sub commissario regionale Pdl Campania. Ricordo, come fosse ieri, i giorni delle accuse, e ancor piu' ricordo la certezza da me espressa che Giorgio ne sarebbe uscito a testa alta. Una storia, quella di Magliocca, che rafforza in noi la fiducia nella Verita', che e' sempre destinata a trionfare''.
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