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La nascita di Sparanise e la statua monca dell’Abate Roffredo

Quarto appuntamento con la rubrica di Peppe Marchione
11/12/2011 14:32

L’Alieno - Quando è nata Roma? Da tempo, sulla scorta di una antica tradizione storica, il 21 aprile del 753 a C. viene considerato l’anno di fondazione della città. Perciò da tempo i romani festeggiano questa data, ma la cosa interessante è che negli ultimi anni si sono andati accumulando una serie di dati archeologici che sembrano suffragare quanto sostenevano gli storici antichi. E che cioè Roma sarebbe davvero nata nell’VIII secolo a.C.
Mutatis mutandis (permettetemi l’espressione colta), potremmo farci la stessa domanda per la nostra cittadina. Quando è nata Sparanise? Anche in questo caso si è andata consolidando una tradizione secondo la quale Sparanise sarebbe nata nel X secolo d.C. Tale tradizione si basa sulla interpretazione di un passo del Chronicon Vulturnense che parla di un abate del monastero di S. Vincenzo al Volturno, Roffredo, il quale (nel 988 d.C.) avrebbe ricevuto terreni e masserie nell’agro caleno, vi avrebbe condotto dei coloni e fatto costruire una chiesa intitolata a S. Vitaliano. In questa sede non entrerò nel merito di tale interpretazione, ma sta di fatto che in attesa di riscontri che possano verificare la validità di questa interpretazione del passo, per noi tutti la nostra comunità si è formata in quel periodo storico. Eppure, a parte i festeggiamenti per il millenario nel 1988, ben poco rimane di questa “nascita”. Il tabellone che fu posto al bivio sulla Casilina è stato rimosso da tempo. Sulla salita per la stazione la statua di Roffredo sembra quella di un invalido di guerra: la spada che teneva nella mano destra è stata spezzata, mentre l’altra mano, che reggeva un globo, è stata tranciata (e, per fortuna, recuperata). DI questo dobbiamo ringraziare ovviamente quei nostri civilissimi concittadini che hanno ridotto così il nostro “padre fondatore”. Alla base della statua non è mai più stata posta una targa che riportasse almeno il passo del Chronicon. Ci si è accontentati di una targhetta di intitolazione di quel tratto di strada all’abate Roffredo. Ora, io sarò pure un “alieno”, ma altrove avrebbero fatto ben altro! Quelli della Lega Nord, ad esempio, si sono inventati una fantomatica Padania e un’identità celtica che autorevoli storici mettono in dubbio anche a livello europeo; figuriamoci in Italia. Ebbene, quando da quelle parti vivevano ancora nelle capanne, qui da noi, a qualche chilometro da Sparanise c’era una colonia romana con tanto di mura, edifici pubblici, istituzioni e un’organizzazione che consentiva lo sfruttamento della terra in maniera equa e razionale. I figli di quei coloni giunti dal Lazio hanno abitato le nostre terre per un migliaio di anni e, quando altri coloni le hanno ripopolate insieme alla gente del luogo, si è ricreato un tessuto sociale ed economico che ha portato alla formazione di abitati come il nostro. Ma oggi stiamo vivendo un nuovo periodo buio. E non sappiamo guardare al nostro passato né immaginare un futuro. Sparanise sta morendo lentamente tra l’indifferenza generale. Lo so, il fenomeno è più ampio e travalica i confini cittadini, ma a me interessa il mio paese, il luogo ove vivo da una vita e dove mi sento sempre di più un “alieno”.
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