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Manifesto dell’amministrazione comunale in ricordo del giorno della Memoria

Firmata anche la petizione di La Repubblica sul memoriale
25/1/2011 17:57

Sparanise – In occasione del giorno della memoria, il Sindaco Mariano Fausto Sorvillo, nel ricordare con un pubblico manifesto la triste ricorrenza, ha voluto ancora una volta accendere i riflettori sul ruolo che la città di Sparanise ebbe sul finire della seconda guerra mondiale, quando venne trasformata dai tedeschi in una sorta di centro per lo smistamento di migliaia di civili destinati ai campi di concentramento. Sorvillo ha anche colto l’occasione per manifestare piena disponibilità alla proposta lanciata dall’edizione napoletana del quotidiano La Repubblica, finalizzata all’istituzione di un memoriale sulla seconda guerra mondiale che si possa tradurre anche in Parco delle Memoria in Campania per le vittime delle stragi naziste. “Sparanise, come altri centri di Terra di Lavoro – spiega il Sindaco Sorvillo – pagò un tributo altissimo di vite umane, di civili innocenti barbaramente trucidati tra 22 ed il 31 ottobre del 1943 dai soldati nazisti. La proposta di Repubblica, tra l’altro già accettata da diversi docenti dell’Università di Napoli e da altre personalità del mondo della cultura e della politica, merita sicuramente una maggiore attenzione anche dal punto di vista istituzionale. Da parte mia, come sindaco di Sparanise, ma anche come cittadino italiano, sono convinto che ci sia ancora molto da fare per stabilire una volta per tutte la verità storica dei fatti. Non mi riferisco solo a quelli verificatisi nella mia città, ma anche a quelli legati agli altri luoghi ai quali siamo accomunati dal triste destino. Sono certo - conclude Sorvillo - che l’istituzione di un Parco della Memoria, che in qualche maniera, visto il ruolo avuto in quegli anni, possa arrivare a coinvolgere anche Sparanise, contribuirà a rinnovare nei giovani e negli studenti la volontà di non fare andare perduto il sacrificio di tanti cittadini innocenti che hanno pagato con il prezzo più alto il desiderio di libertà”.
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