Sparanise - A seguito di una vasta operazione di controllo del territorio e di contrasto all’immigrazione clandestina,un gruppo operativo misto composto dai Carabinieri della Stazione di Sparanise ai comandi del maresciallo Pierfrancesco Bardi, della la Polizia Municipale agli ordini del comandante Giovanni Fusco, e dal personale dell’Asl di Caserta, sono stati denunciati alle autorità competenti P. G., nato a Calvi Risorta nel 1952 e residente a Casapulla, proprietario di un appartamento in via De renzis, e due cittadini albanesi, M. J. e A. R., entrambi del 1980. Il primo è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante dell’evasione fiscale per aver affittato l’appartamento senza regolare contratto, mentre i due albanesi entrambi con permesso di soggiorno scaduto, per il reato di immigrazione clandestina. Una volta interrogato dai Carabinieri il Pitocchi non ha potuto fare altro che confermare quanto dichiarato dai suoi inquilini irregolari e perciò i Carabinieri hanno provveduto ad inoltrare copia dell’informativa alla Guardia di Finanza di Capua per i reati finanziari di evasione fiscale e omessa registrazione del contratto di affitto ed al Sindaco e al Comando di Polizia Municipale per le operazioni di sgombero dei locali. Contestualmente, nella stessa zona, il personale dell’unità operativa di prevenzione collettiva dell’Asl di Caserta, dopo un sopralluogo igienico sanitario presso due civili abitazioni, sollecitato dal corpo di polizia municipale di Sparanise agli ordini del comandante Giovanni Fusco, ha provveduto ad attestare l’inagibilità degli immobili posti al primo piano di via Roma e in via de Renzis n°5, entrambi risultati di proprietà di cittadini non residenti a Sparanise. La relazione del personale dell’Asl parla di uno stato igienico sanitario insalubre e maleodorante e certamente non consono agli standard normali. "L’operazione congiunta, ha detto il sindaco Mariano Sorvillo - che è stata portata avanti da carabinieri, vigili urbani, personale dell’Asl, si inquadra nel programma di prevenzione e contrasto alla immigrazione clandestina messo a punto da questa amministrazione comunale e le forze di polizia locali che, ancora una volta hanno fatto luce su discutibili personaggi che per guadagnare quattrini in nero non si fanno scrupoli ad affittare profumatamente delle autentiche catapecchie che finiscono per diventare covi per interi gruppi di immigrati spesso clandestini. La legalità si può difendere solo con i fatti; le chiacchiere le lasciamo ad altri"
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