Calvi Risorta - Nel secondo anno di amministrazione Caparco Calvi Risorta si appresta al raggiungimento di un traguardo importantissimo, atteso per anni e mai neppure sfiorato. La valorizzazione del patrimonio archeologico dell’Antica Cales parte ufficialmente dall’Arce Medievale e dal recupero di quello che visibilmente ne è uno dei simboli, il Castello Aragonese. Il bando di procedura per i lavori aperto e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prevede lavori di consolidamento, restauro, messa in sicurezza, scavo di sbancamento, riqualificazione del verde e scavi archeologici per un importo di € 994.740,56 oltre IVA, di cui € 16.404,93 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso contenuti nei prezzi e € 50.000,00 per lavori in economia da pagarsi con le liste operai, mezzi d’opera e fornitura materiali, sui quali il ribasso d’asta sarà applicato solo sull’utile dell’impresa. Dati che emergono dalla corrispondenza continua tra l’ente comunale e la Sovrintendenza delle quattro province di Caserta, Benevento, Salerno ed Avellino, alla luce di un rapporto di sinergia una volta compromesso ed abilmente recuperato dall’esecutivo Caparco. “Raccogliamo con grande entusiasmo i frutti di una battaglia condotta senza tregua per la rivalutazione del patrimonio archeologico della nostra cittadina – afferma Silver Mele, presidente del Consiglio Comunale di Calvi Risorta e delegato ai Beni Culturali – pronti a scommettere che questo sarà soltanto il primo passo di un percorso che dovrà portarci alla realizzazione di un Museo della civiltà Calena, magari proprio all’interno del Castello Aragonese. Intendo ringraziare i vertici della Sovrintendenza con i quali ci sentiamo quotidianamente: grazie al loro impegno e alla nostra tenacia il finanziamento, che si rischiava di perdere per l’inerzia della precedente amministrazione, è stato ripreso e condurrà ad un’opera storica per l’area archeologica di Cales”. Molto soddisfatto anche il sindaco di Calvi Risorta Antonio Caparco che sorride con fare beffardo in risposta alla maldestra campagna denigratoria messa in atto nei suoi confronti da alcuni siti internet locali: “A loro le chiacchiere, a noi i fatti. Siamo soliti agire in questo modo, non a caso abbiamo cambiato volto ad un paese che avevamo ereditato in condizioni pietose. Sono molto confortato dal fatto che la gente di Calvi Risorta si chieda, così come noi, perché a parlare siano ex amministratori che hanno palesemente fallito nel loro compito o sapientoni prontamente tagliati dalla gestione della cosa pubblica e supportati da scribacchini di turno”. Dopo aver riavuto strade agibili e pulite, verde pubblico e vivibilità invidiabile, Calvi Risorta si appresta a vivere l’inizio del processo di riqualificazione del patrimonio archeologico, fino ad ora chimera o semplice slogan per aspiranti politici in campagna elettorale. CS
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