Caserta, di Ilario Capanna - Se Brunetta ha definito “la conurbazione Napoli-Caserta un cancro sociale e culturale” c’è chi, figlio del medesimo territorio, lavora duro e si afferma fino a raggiungere i vertici del più importante tour operator italiano, smentendo di fatto le esternazioni del Ministro per la Pubblica Amministrazione. E’ il caso di Paolo Giannini che partito da Piedimonte Martese nel lontano 1980 come infermiere professionale, ha avuto modo di dimostrare tutto il suo valore diventando nel corso dei lustri il punto di riferimento dell’intero settore in seno all’azienda che è oggi il più importante tour operator italiano. Fino al 1995 Giannini gira in lungo ed in largo le strutture Valtur presenti sia in Italia che all’estero e, tra un viaggio e l’organizzazione di una struttura infermieristica, trova anche il tempo di innamorarsi e poi di sposare Silvia Bosio, una lombarda e quindi nordista, che per amore deciderà di “emigrare”, lasciare l’azienda ed investire in attività imprenditoriali al sud. Con la nascita dei figli Paolo Giannini decide di fare il grande salto verso il settore commerciale. La volontà e le capacità non mancano e l’azienda decide di dare fiducia a questo intraprendente meridionale che scala tutti i gradini del settore fino a diventare responsabile area manager del sud Italia. Praticamente è il referente commerciale di tutte le agenzie di Abbruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia che intendono vendere prodotti turistici targati Valtur. Oggi Giannini, con piglio deciso e aplomb da gentlemen meridionale d’altri tempi, gira il mondo alla scoperta di nuove strutture e alla ricerca di standard qualitativi sempre più elevati che possano garantire prodotti di alto livello, senza dimenticare il sud e la sua Piedimonte, dove sua moglie ha dato vita ad una iniziativa del settore turistico di primo piano che nel corso degli anni è diventata il punto di riferimento di migliaia di turisti dell’intero alto casertano.
|