Caserta – Importanti novità in arrivo dal fronte raccolta rifiuti grazie all'intraprendenza del sindaco di Sparanise Mariano Sorvillo. Dopo le prese di posizione dei sindacati confederali della Triplice sulla vicenda delle liste degli esuberi al Consorzio unico dei rifiuti. Oggi è la volta delle diverse sigle autonome, Confsal sindacato azzurro, Fesica Confsal, Slai Ciobas, Rdb e Cesil. Tutte sigle incardinate a Napoli che, dunque, difendono le tesi dei dipendenti del Consorzio residenti in quella provincia e che, dunque, non hanno accolto di buon grado la presa di posizione del presidente della Provincia di Caserta Zinzi che ha costretto il commissario liquidatore Tortorano a rinviare la riunione prevista per domani sulla cassa integrazione da corrispondere ai 434 componenti della lista unica degli esuberi. Zinzi lavora per una doppia lista; una con i napoletani, un’altra con i casertani. Gli autonomi rispondono che fino ad ora il carico degli stipendi, anche quelli di tutti i dipendenti casertani, è stato assunto per quattro quinti dall’Amministrazione provinciale di Napoli e solo in piccolissima parte da quella di Caserta, precisamente 300mila euro sui 4 milioni occorrenti.
Ma al di là di questo, la ricostruzione fatta dai sindacati autonomi contiene molti spunti interessanti, soprattutto perché fa presagire quello che accadrà nei prossimi mesi, a patire dall’aggiornamento di 12 mesi degli effetti della legge 26, per la quale le Province avrebbero dovuto assumere piene competenze e pena operatività a partire dal 1 gennaio 2011, sia in tema di raccolta che in tema di riscossione della tariffa. Questo, fanno notare gli autonomi, non succederà, perché la Provincia di Caserta non è pronta per quel che riguarda la riscossione, men che meno per la raccolta. Dunque, spazio ai Comuni, che, a questo punto, dopo l’importantissimo responso dato da Bertolaso al sindaco di Sparante Mariano Sorvillo, potrebbero mettersi in proprio almeno per un anno, con buona pace della prefettura e del viceprefetto Provolo, che, in questi mesi ha spedito diffide su diffide ai sindaci che si volevano liberare del Consorzio e che ora si trova totalmente spiazzato dalla mossa di Bertolaso, che partendo da Sparanise ha, in pratica, autorizzato i Comuni casertani a organizzare una propria raccolta se ritengono quella del Consorzio inefficace e inefficiente. Magari assorbendo le maestranze che per il Consorzio hanno lavorato nel territorio specifico di ogni singolo Comune. Redazione/Casertace
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