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Sparanise, di Ilario Capanna – Brutte notizie in arrivo per i comuni. La manovra che il consiglio dei Ministri si appresta a varare graverà per una cospicua parte sulle casse dei comuni e andrà a penalizzare i servizi che gli enti erogano ai cittadini. Nello specifico si parte con il blocco del turn over della pubblica amministrazione, che tradotto significa grossomodo che se un dipendente va in pensione non ne viene assunto uno nuovo al suo posto, poi si procede con il blocco dei trasferimenti agli enti locali da dove si recupereranno altri 4 miliardi di euro. In pratica, per far fronte alla mancanza di entrate i comuni saranno costretti ad aumentare le aliquote, facendo sempre attenzione a non sforare il patto di stabilità, quindi ritocchino verso l’alto dell’addizionale comunale Irpef, ma anche quella regionale, soprattutto a causa del grosso deficit derivante dal buco sanità, e introduzione del ticket per gli esami specialistici. Ovvio che con queste premesse verranno penalizzati i servizi che attualmente gli enti erogano come ad esempio l’assistenza sociale e il sostegno ai meno abbienti. Dulcis in fondo, si fa per dire, è prevista la reintroduzione di una tassa sui servizi comunali che dovrebbe far recuperare 3,3 miliardi di euro (quelli che entravano dalla riscossione dell’ICI) che dovrà essere pagata dai proprietari di immobili o dai loro inquilini per il servizio di smaltimento dei rifiuti e per la pubblica illuminazione stradale. Come al solito, a pagare saranno sempre i cittadini che si troveranno ad essere penalizzati da questa stretta sui servizi comunali. Resta solo da sapere cosa accadrà a quelle aliquote che sono già soggette alla massima applicazione, come ad esempio la Tarsu.
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