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Provincia e Regione: siamo nelle mani di una manica di incompetenti sfaccendati

Ad un mese e mezzo dalle elezioni siamo ancora senza giunta
13/5/2010 19:2

Editoriale – E’ triste dirlo: ma siamo veramente una regione e una provincia di merda! Ad un mese e mezzo dalle elezioni regionali e provinciali con la marea di problemi che dovrebbero essere affrontati, siamo ancora senza giunta, senza un governo, tanto a Napoli quanto a Caserta, capace di mettere mano alle drammaticità che affliggono la nostra terra. Eppure il dato elettorale non si prestava, almeno a livello numerico, ad un epilogo del genere, anzi. La schiacciante vittoria lasciava presagire un cambio di marcia repentino sia in Regione che in Provincia. E invece si è manifestato
esattamente il contrario. Quanto sta accadendo la dice veramente lunga sull’infimo livello della classe politica dirigente campana, ed in particolar modo casertana, di qualsiasi colore essa sia. A questi esimi signori non importa un fico secco di risolvere i problemi dei cittadini visto che stanno dando ampia dimostrazione di pensare solo ed esclusivamente ai cazzi propri. In Regione le truppe cosentiniane, dopo le mazzate subite dall’asse Bocchino-Carfagna, hanno ripreso ossigeno e si stanno riorganizzando con una sistematica e scientifica occupazione di tutte le poltrone possibili ed immaginabili. Solo il tempo dimostrerà, risultati alla mano, quanto sbagliate ed evanescenti siano state le scelte fino ad ora compiute (ma forse sarebbe meglio dire imposte…) e quelle non ancora portate a compimento, con un danno per i campani che è facilmente immaginabile. Basti pensare che ieri è stato eletto come presidente del consiglio regionale Paolo Romano. Ora, per carità di Dio nulla contro la persona che è esteticamente gradevole e dai modi cordiali, ma per quel ruolo cosi istituzionalmente importante non era forse più appropriata una personalità di più alto profilo ? E invece quasi sei milioni di campani avranno come presidente del consiglio regionale il terzo consigliere eletto tra le fila del PdL nella lista circoscrizionale della Provincia di Caserta, vale a dire il più cosentiniano tra i cosentiniani. Ergo: siamo punto e a capo ! Ora non resta che capire quando il Governatore Caldoro riceverà il placet per annunciare la nuova formazione. Intanto siamo oggi, l’unica regione d’Italia a non avere una giunta … In provincia di Caserta la situazione è ancora più scandalosa. Nonostante la schiacciante vittoria, il deputato marcianisano Zinzi, neo Presidente eletto, non ha ancora avuto la possibilità di presentare la giunta provinciale. Tra veti, contro veti, minacce e ricatti siamo ancora al palo, in attesa del miracolo. Per la cronaca, ma mi sembra superfluo ribadire il triste primato, anche la provincia di Caserta è l’unica in Italia ancora senza giunta. A qualsiasi livello la percezione è sempre la stessa: pensano solo ai cazzi loro. Poltrone da assessore, da presidente di commissione, da Presidente e da vice dell’Assise, da presidente, vice e membro del consiglio di amministrazione dei carrozzoni pubblici capaci di garantire stipendi da favola senza fare un beneamato cazzo dalla mattina alla sera, per finire ai tanti benefit che spettano alla casta. Insomma: la sensazione è che fino a quando non avranno sistemato tutti i sistemabili fino all’ultimo strapuntino disponibile, lo stato dell’arte non cambierà, con buona pace della monnezza, dell’acqua pubblica, dell’aeroporto di Grazzanise (di cui immancabilmente si tornerà a parlare nel 2014/2015, della crisi irreversibile del settore dei trasporti pubblici casertani, dello scatafascio della Sanità campana del mare e delle coste campane ed in particolar modo casertane totalmente inquinate, di un ambiente devastato oltre l’immaginabile per finire alle migliaia di lavoratori vittime di tutte quelle realtà industriali in crisi che necessiterebbero di tutta una serie di interventi oltre che di una necessaria assunzione di responsabilità da parte della classe dirigente al potere.. Che dire se non cadere nel più classico dei luoghi comuni ? Se tutti gli indicatori economici e sociali ci danno irrimediabilmente e perentoriamente ultimi vuol dire che le classi dirigenti casertana e campana sono le peggiori in assoluto. Roba da repubblica della banane dove vige la legge di Alberto Sordi nei panni del marchese del Grillo : “Io sò io e voi nun siete un cazzo”. Amen !
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