Roma - "Il Presidenzialismo con il proporzionale esiste solo in Sud America, spauracchio spesso evocato a sproposito ogni qualvolta si parla di Presidenzialismo, e in Israele, dove ha dimostrato di funzionare malissimo. Difendere l'attuale legge elettorale è possibile nell'attuale contesto di repubblica parlamentare. Il proporzionale (con lista bloccata) esiste in regimi del genere - si pensi alla Germania - e serve a rafforzare il partito di maggioranza che solo dopo le elezioni indica il Presidente del Consiglio o il Cancelliere. Tale legge elettorale garantisce una totale corrispondenza tra maggioranza parlamentare e capo dell'esecutivo che è spesso anche il leader del partito di maggioranza", lo scrive il vice Presidente vicario del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, sul sito di Generazione Italia, l'associazione interna al Pdl.
Secondo Bocchino, "Nelle Repubbliche presidenziali, si pensi a Francia e USA, il Parlamento viene eletto con il maggioritario, anche per garantire una forza maggiore al Parlamento nella dialettica con l'esecutivo, attraverso un meccanismo di elezione del membro della Camera che non si svolge solo all'interno delle segreterie dei partiti, ma necessita di un consenso popolare da ottenere nel singolo collegio. Un modo anche per garantire maggiormente la libertà del parlamentare, che non pu non tener conto dell'umore del proprio elettorato ogni qual volta si esprime in Parlamento".
"Pur preferendo personalmente il maggioritario uninominale a turno unico, nel caso del sistema francese, a doppio turno, vanno sottolineati alcuni aspetti. Il sistema adottato dai cugini d'Oltralpe rende irrilevanti le terze forze. Casini, per dirla a chiare lettere, farebbe la fine di Bayrou, che nelle ultime elezioni è stato ridotto all'irrilevanza. Non solo, ma il sistema francese ha dimostrato di saper escludere gli estremisti. Di Pietro farebbe la fine un Le Pen qualsiasi. Casini e Di Pietro out, insomma. Non credo che a Berlusconi dispiacerebbe poi tanto, questa legge elettorale alla francese", conclude Bocchino su www.generazioneitalia.it
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