Untitled-1
©2007 | Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Reg. N° 676/2007

 

 
 
----------------

Piccolo sfiora l’impresa: con 744 voti è il quarto dei non eletti

Figuraccia del PdL, Ferrara arriva 32esimo su 36
30/3/2010 22:51

Sparanise – Lo avevamo scritto e riscritto e i numeri, come al solito, ci danno ragione. Piccolo era l’unico ad avere una chance di essere eletto e a ben guardare la classifica un retrogusto di amarezza c’è. Con 744 voti ed una percentuale del 5,18 % si è piazzato quinto della sua lista, a poco meno di 220 voti dall’elezione. Veramente una beffa considerato il sacco dei candidati forestieri che a Sparanise hanno fatto, come è ormai triste e consolidata consuetudine, man bassa di preferenze e sono stati però avari a casa loro nei confronti dei sparanisani. Ma tant’è: cosi è la vita, titolava uno dei film della nuova comicità italiana targato Aldo, Giovanni e Giacomo. Ma se Atene piange Sparta non ride, anzi, a dire il vero dovrebbe disperarsi e iniziare a pensare seriamente ad una politica seria e credibile su un territorio che ideologicamente continua ad essere plebiscitario ma che nei numeri condanna ancora una volta i personaggi che si ostinano ad imporre a tutti i costi la loro presenza. Dopo le elezioni comunali va in scena il secondo tragico disastro, non Fantozzi, come vi aspettavate anche se di fantozziano qui c’è veramente tanto. Vignettisti della domenica e strateghi de noantri, che insistono imperterriti con le offese anonime e gratuite alle persone che hanno solo il torto di essere libere e potersi concedere il lusso di esprimere pensieri franchi, dovrebbero spiegare come mai a Sparanise lo schieramento di centro destra arriva a prendere 2790 voti, non distante, quindi, dalla soglia dei 3000 voti che scaturisce dall’unione delle due liste civiche sconfitte l’anno scorso, e poi il candidato del principale partito d’Italia si ferma a 1070 voti, che è praticamente la metà di quanto preso 5 anni fa dal solo Merola con Forza Italia, al netto dei voti di AN, con i quali si arriverebbe a 5100: roba da plebiscito… Se poi consideriamo il dato su base provinciale la figuraccia emerge ancora più prepotentemente, con 1718 voti, e chissà quanti di questi sono stati letteralmente trovati a terra, come si dice in queste occasioni, grazie al simbolo berlusconiano, ed una percentuale pari al 11,97 % che fa piazzare Ferrara al 32esimo posto sui 36 in lista. Un desolante quint’ultimo posto che se fosse analizzato con obiettività dovrebbe quantomeno far abbassare la cresta agli eminenti e nostalgici statisti del manifesto domenicale che devono tutto le loro fortune all’unico politico di centro destra degno di essere definito tale, vale a dire Antonio Merola, che si è tolto pure lo sfizio di far prendere al suo candidato PdL alla Regione il numero più alto di preferenze. Invece, non so perché, ma temo che la caporetto sarà addirittura celebrata con il solito manifesto 50x70 e con la altrettanto solita e scontatissima frase: 1718 grazie. Della serie: dopo aver grattato il fondo del barile ed averlo consumato si può sempre iniziare a scavare le gallerie tanto chi se ne frega.
----------------------
----------------------
Untitled-1