Caserta – Curioso ed insolito siparietto di fine campagna elettorale che riguarda Angelo Consoli, ex sindaco di Sparanise candidato con l’Udc alle elezioni regionali. Dopo l’attacco di ieri al sindaco di Gricignano Andrea Lettieri ad opera del vicepresidente dei deputati del Pdl, Italo Bocchino che ha chiesto al ministro Maroni di procedere immediatamente allo scioglimento del Consiglio comunale di Gricignano, oggi Angelo Consoli, che, in questo caso, ha parlato sia come segretario provinciale che come candidato alla Regione ha apertamente preso le difese del sindaco Lettieri definendo l’iniziativa di Bocchinio come “inopportuna e strumentale”. A leggere la nota viene immediatamente da fare un ragionamento. Ma Consoli non si era messo in quarantena come segretario provinciale? E ancora: ma è consapevole Consoli che il leader campano del suo partito, cioè Zinzi, è stato voluto fortemente proprio da Italo Bocchino che ha vinto un duro braccio di ferro con Nicola Cosentino ? Consoli parla di “scopi elettoralistici, in quanto la richiesta di interrogazione parlamentare presentata al ministro degli Interni tende a danneggiare l’immagine dei candidati dell’UDC che sostengono la compagine amministrativa. Allora viene da fare una considerazione: non sarà che Consoli si è buttato a testa bassa a difendere il suo collega di partito proprio per scopi elettoralistici, vedi appoggio e preferenza alle regionali ? Se cosi fosse, ma crediamo che il medico residente a Francolise sia stato mosso da autentico spirito di appartenenza e non da esigenza di fare voti nell’agro aversano perché nell’agro caleno è ormai tagliato fuori, significherebbe aver commesso un errore plateale e clamoroso che a pochi giorni dalla campagna elettorale potrebbe costare caro. Cosa penseranno gli altri candidati alla regione, i vari De Lucia, Melone e D’Ambrosio che corrono da soli, che forse Consoli ha agito per volere di Zinzi a difesa di un patto elettorale a suo favore e quindi a loro discapito? Zinzi è politico troppo accorto per fare un errore di questa portata e quindi la cosa dovrebbe essere chiarita il prima possibile. In definitiva, se la nota fosse stata diramata da Mancino, che è il reggente del partito in provincia di Caserta, non ci sarebbe stato alcuno spazio ad interpretazioni sottotraccia se non la critica imbarazzante, ma a limite comprensibile, ad un autorevole esponente del PdL che è alleato dell’UDC sia per la Regione che per la Provincia. Ma francamente, cosi come si sono svolti i fatti, le dinamiche lasciano intravedere un certo nervosismo che non fa bene alla campagna elettorale di un eterno candidato, Consoli, che ad oggi non è mai riuscito a centrare un’elezione, contro chi, e parliamo di Italo Bocchino, è oggi l’unico casertano che siede al tavolo della politica che conta con Berslusconi e Fini…
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