Sparanise, I.C. - Dire, fare, realizzare. Questo lo slogan scelto dall’avvocato Salvatore Piccolo, assessore ai lavori pubblici del Comune di Sparanise, per la campagna elettorale che lo vede in corsa per un posto da consigliere provinciale nella lista Vento di Centro collegata al candidato di centro destra alla presidenza della Provincia di Caserta Domenico Zinzi. Piccolo ha ufficialmente aperto il comitato elettorale sito in corso Matteotti, che da stasera diventa il quartier generale dell’intera campagna elettorale che interesserà il collegio provinciale 34 che comprende i comuni di Sparanise, Calvi Risorta, Giano Vetusto, Camigliano, Rochetta e Croce, Riardo, Pietramelara e Roccaromana. Piccolo ha accettato la candidatura con la lista del Presidente e non in un partito tradizionale perché ritiene che le dinamiche del quotidiano richiedano un impegno che và oltre gli schieramenti ideologici e deve basare la sua efficacia sulla persona. “Nonostante la mia giovane d’età – ha affermato - ho combattuto tante battaglie per la tutela del territorio contro le devastazioni imposte dalle famigerate lobby del potere che, nel nome di uno sviluppo promesso e mai realizzato, hanno scavato le nostre colline, inquinato i nostri fiumi e l’aria che respiriamo, distrutto il nostro litorale che da tempo non è più balneabile. Lo sviluppo industriale è del tutto inesistente nella nostra zona, eccezion fatta per qualche azienda di livello nazionale che ha saputo valorizzare le nostre risorse naturali. Il resto dell’industria, per precisa scelta politica, è stato localizzato altrove, penalizzando e mortificando le enormi potenzialità di cui la nostra zona dispone in abbondanza. Poche sono le risorse che vengono destinate a creare nuova occupazione nel nostro territorio ed io credo che tale aspetto sia dovuto al fatto che da troppi anni manca una classe dirigente capace di interpretare l’animo delle nostre popolazioni e di rappresentarne civilmente le istanze. La crisi politica - ha affermato l’avvocato - ha portato al fallimento dei partiti tradizionali che esprimono una dirigenza figlia di logiche spartitorie che nulla hanno a che fare con il consenso popolare. Gli odierni parlamentari non sono eletti dal popolo sovrano, ma nominati con sistemi perversi che non possono più essere sottaciuti. Siamo adesso chiamati a rinnovare il consiglio provinciale in un momento in cui il legislatore, di fronte alla possibilità di abolire la Provincia, ha deciso di affidarle, per giustificarne l’esistenza, nuove ed importanti competenze esclusive quali lo smaltimento dei rifiuti e l’urbanistica che insieme alle politiche agricole, caccia e pesca ed alla viabilità sono adesso le principali attribuzioni in capo alla Ente Provincia di Caserta”.
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