Napoli - "Una grande partecipazione e ringrazio tutti i giovani che hanno partecipato all’iniziativa e che con il loro impegno hanno reso possibile la riuscita dell’evento”. Lo sottolinea Stefano Caldoro che ha preso parte alla manifestazione organizzata dalla Giovane Italia.
“Sono prioritarie le politiche per il lavoro, le scelte per una migliore qualità della vita e la scommessa sulla formazione e sul lavoro”. Caldoro ha indicato poi alcune priorità del programma. Sostenere il credito d’imposta per gli investimenti e per l’occupazione (meccanismo automatico già adottato con successo in Campania) e controllare i risultati occupazionali direttamente conseguiti da ciascun incentivo erogato. Sostenere l’accesso al credito da parte delle imprese con fondi di garanzia in grado di agevolare il ricorso al credito bancario, con fondi di consolidamento delle passività a breve utili per ridare “ossigeno” ad imprese virtuose ma in crisi di liquidità, sviluppando di più il sistema regionale dei Confidi (strumento fondamentale per il finanziamento delle le piccole medie imprese).
Sostenere i settori ad alta specializzazione (aerospaziale, ferrotranviario, cantieristica navale, automotive, costruzioni) mediante i contratti di programma, i contratti di filiera, i contratti di rete (già applicati con successo anche per alcune collaborazioni interregionali come realizzato per l’aerospazio con la Puglia e il Piemonte).
Incentivare la collaborazione a “rete”, superando i confini territoriali dei distretti, agevolando partnership e accordi fra imprese campane e imprese italiane o straniere, per iniziative commerciali o produttive congiunte da attivare sui mercati internazionali. Ridurre le aliquote IRAP e le addizionali IRPEF in funzione del reddito. Adottare un sistema di certificazione delle Imprese ad alta qualità del lavoro (AQL) che preveda standard per vari aspetti, quali la sicurezza, la stabilità, le relazioni industriali e la valorizzazione professionale.
Rafforzare e impegnare da subito il Fondo per la qualità del lavoro previsto dalla nuova legge regionale sul lavoro
Assegnare ai servizi pubblici (sanità, scuola e formazione, trasporti, acqua, gestione dei rifiuti) il ruolo di strumento e occasione di sviluppo dell’economia e del territorio, con modelli di organizzazione che creino lavoro vero e, al di là di una ideologica contrapposizione fra pubblico e privato, migliorino le condizioni in cui vivono i cittadini e lavorano le imprese
|