Sparanise di Ilario Capanna – “Il silenzio a volte è più doloroso di qualsiasi indignazione urlata, di qualunque dichiarazione, di qualunque verità”. Inizia cosi quello che non è esagerato definire come lo “storico” manifesto dell'amministrazione comunale di Sparanise sulla Giornata del Ricordo. “Il silenzio sulla tragedia delle Foibe, le cavità carsiche nelle quali furono sotterrati vivi dai partigiani del maresciallo Tito decine di migliaia di italiani, il silenzio sull'esodo dei nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia, costretti a fuggire dalla ferocia e dalla pulizia etnica. Pagine tristi – si legge sul manifesto - della nostra storia mai scritte, mai completamente metabolizzate da una Nazione che ha preferito dimenticare. Grazie a chi non ha dimenticato però a chi per anni ha condotto una battaglia per riportare alla luce squarci di verità, nomi, cognomi, volti, lapidi, testimonianza raccolte dal vento che ha aperto le porte sbarrate dall'omertà e dai colpevoli silenzi”. Si dirà: è un gesto politaclly correct che dovrebbe essere garantito da chi amministra la città. Beh, lasciatemi fare una constatazione oggettiva: a guardarci intorno, e pure indietro, non è poi cosi facile trovare riscontri del genere da parte di un'amministrazione che tutto è tranne che di destra. Quello fatto dal Sindaco Mariano Sorvillo è un gesto che va ben al di là del dovere istituzionale, e perciò deve essere apprezzato, compreso e nei limiti del possibile, emulato da chi rappresenta una parte politica diversa da quella che amministra la città. Il manifesto del Giorno del Ricordo segue il manifesto del Giorno della Memoria e, in entrambi i casi, l'amministrazione comunale ha risposto presente senza distinzioni di colore politico. Che dire: chapeau monsieur Sorvillo, sei il sindaco di tutti gli sparanisani !
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