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Elezioni provinciali, che confusione: alle urne due partiti e 13 partitini

PdL e PD si divideranno quasi il 70 % dei consensi
4/2/2010 17:41

Sparanise, IC – A poco più di 3 settimane dalla presentazione delle liste per le elezioni Provinciali, resta ancora da sciogliere il nodo dei candidati alla carica di Presidente. In casa PdL rimaniamo dell'avviso che alla fine sarà il leader regionale dell'UdC Domenico Zinzi a spuntarla, anche perché l'importante accordo a livello regionale ha come conditio sine qua non proprio la poltrona più alta dell'Ente di corso Trieste. Per per il PD il favorito, considerata l'impasse interna al partito di Bersani, potrebbe a questo punto essere l'ex deputato Pierino Squeglia, leader di API di Rutelli, da quest'ultimo già ufficialmente annunciato come candidato, sempre che non si riesca a trovare convergenza sul consigliere regionale uscente di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Stellato. In tal caso i candidati saranno 4 considerata la già annunciata candidatura dell'ex sindaco di Casagiove Peppe Vozza per il movimento Speranza Provinciale. Questo il quadro per linee generali dei due blocchi principali, ma non deve essere sottovalutato il sottobosco di partitini in fervente attività che ci contenderanno una fetta di elettorato casertano che oscilla tra il 25 ed il 30%. Innanzitutto l'UDC, più che mai ago della bilancia con in testa proprio l'ex sottosegretario alla Salute Zinzi che può polarizzare una percentuale di voto tra l'8 e l'11 %. A seguire l'Udeur, che presenta una line up di tutto rispetto con il trio Brancaccio-Ferraro-Maccauro capaci di rappresentare un notevole serbatoio di voti che in Terra di Lavoro farebbe oscillare il partito di Mastella tra il 9 e il 12 %. Ancora: MpA, del delegato Antony Acconcia che potrebbe agguantare un 1-2 %; il Nuovo PSI del consigliere regionale uscente di Carinola Grimaldi, che forte della candidatura Caldoro potrebbe segnare il massimo storico in provincia con un 3-5 %; la DC dell'avvocato vitulatino-sammaritano Pasquale Mercone che punta ad acciuffare un 2-3% grazie alla possibile fusione con L'ADC di Pionati; i Popolari e Liberali di Giovanardi, guidati in Provincia di Caserta dall'assessore marcianisano Trombetta che potrebbero agguantare un 2-3 %; La Destra che volendo ripetere gli exploit delle passate politiche si assesterebbe tra il 2-3 %; Noi Sud, il partito appena fondato dal sottosegretario Scotti che potrebbe incassare un 1-2 %. Sin qui il raggruppamento che dovrebbe schierarsi a favore del candidato di Centro destra. Per il centro sinistra, invece partiamo con l'Italia del Valori di Porfidia e Iovine che sulla scia del leader Di Pietro potrebbe portare a casa un più che lusinghiero 8-10 %; l'API di Squeglia che potrebbe incassare un 3-4%; i socialisti di Oliviero che puntano dritti verso il 3-4%; PRC e PDC che valgono almeno il 2-4 %, Sinistra e libertà e Verdi che insieme potrebbe arrivare ad una percentuale del 3-5 %. In base alle previsioni il blocco di centro-destra dovrebbe valere tra il 50 ed il 60 % mentre il centro sinistra tra il 40 ed il 50 %; tra l'1 e il 2% la formazione di Vozza.
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