Sparanise, di Ilario Capanna – Come già abbondantemente scritto nei mesi scorsi, il PdL in regione Campania si appresta ad assumere sembianze completamente diverse da quelle che aveva mostrato negli ultimi anni con le conseguenze che presto saranno palesi anche a chi non si occupa di informazione o di politica. Ma andiamo con ordine: la candidatura a Governatore è andata a Stefano Caldoro già Ministro del Berlusconi III, esattamente come avevamo previsto qualche mese fa. Cosentino, alle prese con le note vicende giudiziarie, resta al momento sottosegretario di Stato all'Economia e coordinatore regionale del partito, ma dopo l'ultimo incontro romano del de Russie con Gianfranco Fini, Berlusconi ha avocato a sé la gestione degli accordi pre-elettorali nelle regioni chiave, alleggerendo di molto il potere decisionale del deputato di Casale. L'unico casertano presente ai vertici romani e che, viceversa, ha sicuramente voce in capitolo è Italo Bocchino, vice capogruppo vicario alla Camera dei Deputati, legato da un rapporto di stima reciproca con il Ministro salernitano delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Proprio poche ore fa, la bella ministra ha ufficializzato la sua candidatura come capolista nella circoscrizione di Napoli. Politicamente la mossa può significare una cosa sola: dopo le elezioni potrebbe essere lei la nuova giovane guida del PdL in Campania, realizzando di fatto il progetto berslusconiano che mira ad uno svecchiamento della classe dirigente. Stando dunque ai fatti, nell'immediato futuro la partita in casa PdL si giocherà tutta sull'asse Bocchino-Caldoro-Carfagna. Ma Facendo un passo indietro, se Casini ha dimostrato apprezzamento nei confronti del candidato Governatore Caldoro e dopo l'appoggio dei centristi a Renata Polverini nel Lazio, è evidente che anche in Campania l'epilogo non può che essere questo. E' perciò doveroso immaginare un imminente accordo PdL-UdC che con molte probabilità avrà ripercussioni anche sulla scelta del candidato alla Presidenza della Provincia di Caserta. In tal caso risulta difficile immaginare un candidato diverso dal deputato marcianisano Zinzi. Ergo, anche le scelte dei candidati in ogni singolo collegio potrebbero essere riviste alla luce di un accordo con i centristi. Ad oggi, per effetto di questi movimenti, il collegio provinciale n° 34 (Sparanise) volendo dare il giusto peso alle auto candidature annunciate a mezzo stampa che nella stragrande maggioranza dei casi non trovano riscontro nella realtà dei fatti, è facile affermare che nulla ancora è stato deciso e che perciò, al momento, non c'è alcun candidato ufficiale alla carica di consigliere provinciale in quota PdL. Tuttavia un pronostico su chi potrebbe correre per uno scranno a Corso Trieste si può anche azzardare senza entrare nel novero dei nomi. Per peso elettorale il candidato potrebbe spettare a Sparanise ma in considerazione della forte spaccatura esistente tra i due gruppi che, ad oggi, nonostante i tentativi del coordinatore cittadino, non sembra affatto sanata, è lecito pensare ad un candidato non sparanisano che magari sia capace di coagulare intorno a se anche parte dell'elettorato sparanisano. Insomma, se per le regionali i giochi sembrano quasi fatti, per le provinciali siamo ancora in alto mare.
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