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La Giunta della Camera respinge la richiesta di arresto per Cosentino

Il futuro del deputato di Casale passa per Montecitorio
25/11/2009 16:25

Roma - La Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio ha respinto la richiesta di arresto, avanzata dal gip del tribunale penale di Napoli, nei confronti del sottosegretario all'Economia e coordinatore del Pdl, Nicola Cosentino, per concorso esterno in associazione mafiosa. I no all'arresto sono stati 11 (del Pdl e della Lega, piu' un deputato dell'Udc). I si' all'arresto sono stati 6 (4 dal Pd, uno dall'Idv, uno dall'Udc). Il radicale eletto nel Pd, Maurizio Turco si è astenuto. La delibera della Giunta ora approderà in aula entro il 10 dicembre, termine entro il quale, come da regolamento, devono essere esaminate le richieste di arresto per un deputato. L'ultima parola sul deputato di Casal di Principe spetta dunque all'assemblea di Montecitorio. Di seguito alcuni commenti da parte degli esponenti degli schieramenti politici. Lapidaria Anna Finocchiaro capogruppo PD al Senato: "Non so se Cosentino si dimetterà, so che al Senato, e anche alla Camera, abbiamo presentato una mozione con cui chiederemo al governo di sollevare dal suo incarico il sottosegretario Cosentino per una ragione di opportunita' politica". Ci va giù duro l'europarlamentare dell'Italia dei valori, Luigi de Magistris: Una decisione vergognosamente prevedibile, l'ennesima conferma di come grande parte della politica italiana consideri il proprio ruolo non come un servizio per i cittadini ma come un privilegio che tutto autorizza, anche il porsi al di sopra della legge e del rispetto verso le Istituzioni".Si tratta, ha aggiunto, di "un assist inaccettabile verso le mafie che oggi hanno avuto, da parte di una certa politica, la legittimazione a esistere e a continuare a infiltrarsi nel tessuto istituzionale, partitico e imprenditoriale. Un messaggio devastante - ha concluso - al paese intero, ai servitori dello Stato, ai giovani, ai familiari delle vittime delle mafie, che non deve pero' far retrocedere di un passo la battaglia per la legalità”. Di diverso avviso i membri della maggioranza. "E' evidente che per Di Pietro e qualche altro l'unica linea possibile e' quella delle manette. La maggioranza dei componenti della Giunta per le Autorizzazioni e' stata di diverso parere e ha rilevato l'esistenza di un fumus persecutionis; non per questo va insultata e aggredita". Lo dichiara il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, parlando del caso Cosentino. "C'e' chi sta cercando di creare un pessimo clima nel nostro Paese - aggiunge Cicchitto - Va in questo senso anche la sollecitazione di chi a livello politico sostiene che tutto cio' che i magistrati affermano o deliberano va accettato a scatola chiusa".
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