Sparanise (IC) – Quello che doveva essere il giorno in cui si sarebbero dovute decidere le candidature per le prossime elezioni regionali si è invece trasformato in un giorno di ulteriore attesa a causa della variabile UDC. Il partito di Casini inizia ad avere un peso specifico sempre più consistente sulla trattativa Pdl-Lega per le regionali. Berlusconi sa che non può tralasciare l'ipotesi di un'alleanza con i centristi, consapevole che risulterebbe decisiva per la vittoria del Popolo della libertà in molte Regioni. E non a caso ha confermato l'incontro di venerdì con Casini per tornare a discuterne rinviando il vertice con Gianfranco Fini e Umberto Bossi previsto per questa sera a Montecitorio. I centristi continuano a giocare la loro partita nel segno di “alleanze a macchia di leopardo” anche se ufficialmente la linea non cambia: “corriamo da soli rivendicando la nostra autonomia”. L'obiettivo dell'Udc è rafforzarsi spendendo il sostegno in alcune regioni strategiche per rimarcare il proprio peso politico. In queste ore si sprecano le indiscrezioni. L'Unione di Centro potrebbe essere decisivo in Piemonte, Lazio e Campania, dove casualmente la partita è tutt'ora aperta. Sotto il Vesuvio la situazione, infatti, sarebbe ancora in stand by: apparentemente resta in pole position Nicola Cosentino, attuale sottosegretario all'Economia, ma il suo nome incontra molte resistenze non solo nel Pdl. Notizie romane di primissima mano sembrano confermare che sia proprio l'Udc a condizionare un'ipotesi di intesa a un cambio di cavallo: gira come nome gradito l'attuale rettore dell'Universita' di Salerno, Raimondo Pasquino anche se la candidatura di Caldoro, cosi come quella di Viespoli sono assolutamente in pista. Anche a Sparanise si aspetta con ansia e trepidazione il nome del candidato alla carica di Governatore della Regione Campania soprattutto per l'effetto domino che la scelta avrà sul nome del candidato alla carica di presidente della Provincia di Caserta. Se Cosentino non dovesse spuntarla, molti pseudo equilibri basati per lo più sulla promessa della spartizione delle poltrone, salteranno inesorabilmente. Di conseguenza qualche giovane ed incauto personaggino, che si dice espressione del Pdl, uscito troppo prematuramente allo scoperto autoproponendosi come candidato alla carica di consigliere provinciale, potrebbe rimanere molto deluso.
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