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Sparanise – La notizia della probabile candidatura dell’onorevole marcianisano Domenico Zinzi alla presidenza della Provincia di Caserta ha scatenato una serie di reazioni negative tra i candidati e l’entuourage della Lista civica Insieme per Sparanise che nonostante la vicinanza al PdL hanno manifestato forti perplessità. Le ragioni di questa chiusura annunciata sono da trovare nelle recenti polemiche scaturite dall’ annuncio della candidatura di Lea Consoli, figlia del segretario provinciale dell’UdC Angelo Consoli tra le fila della “Lista Popolare” capeggiata dall’ex sindaco Piccolo, compagine a sua volta al centro di un’ aspra polemica per l’affissione dei manifesti elettorali nella vecchia sede di AN che reca all’esterno un manifesto del PdL. Visto che la maggior parte dei sostenitori del neonato partito che ha Berlusconi come presidente, sono schierati con Antonio Merola, storico esponente di Forza Italia ed ex componente dell’esecutivo provinciale, la polemica è destinata ad esplodere. In sostanza i sostenitori azzurri, che hanno già annunciato di voler votare per protesta scheda bianca alle prossime Elezioni Europee, dicono: perché mai dovremmo votare per Zinzi come presidente della Provincia quando poi Zinzi consente alla figlia del suo segretario provinciale di candidarsi con una lista che, fino a prova contraria, non rappresenta il PdL a livello locale e si contrappone alla nostra per le elezioni comunali di giugno? Non vogliamo subire sulle nostre teste accordi presi a Caserta o a Napoli. In questo modo il PdL di Terra di Lavoro nasce con i peggiori auscpici e sarebbe il caso che il neo coordinatore provinciale, senatore Pasquale Giuliano, si interessi della faccenda in maniera seria e tempestiva, onde evitare una fortissima ed insanabile spaccatura politica ed elettorale.
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