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Falsi Diplomi, arrestato il presidente dell’Acli Terra Gaetano Manna

Aveva in gestione i terreni consifscati alla camorra
31/3/2009 17:37

Grazzanise – Dalle prime ore dell'alba, in provincia di Caserta e Benevento, i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere e della Stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e ad un divieto di dimora nei confronti di cinque persone indagate per "associazione per delinquere finalizzata alla concussione ed alla falsità ideologica e materiale commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici".
L'attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta mediante indagini tecniche, escussione di testi, pedinamenti e riscontri di polizia giudiziaria, è stata avviata a seguito della denuncia sporta dalla titolare di un'attività commerciale di vendita di prodotti ortofrutticoli ed alimentari, con sede in Santa Maria La Fossa (CE), ed ha consentito di accertare che: numerosi titolari e gestori di esercizi commerciali, aventi l'obbligo di frequentare corsi di aggiornamento professionali per la manipolazione di alimenti, erano stati costretti da un ispettore sanitario dell'ASL CE/1 e dalla moglie a versare loro somme di denaro per ottenere le certificazioni che attestavano (in maniera falsa) l'avvenuta frequenza e superamento dei suddetti corsi; oltre ai due indagati di cui sopra, hanno fattivamente partecipato all'attuazione del programma criminoso, in virtù delle funzioni rivestite e delle condotte dagli stessi posti in essere, i sottonotati soggetti: il Presidente dell'"ACLI Terra Campania per la legalità" (MANNA Gaetano), Ente di formazione accreditato dalla Regione Campania, con sede in Pignataro Maggiore (CE), per la realizzazione dei corsi per alimentaristi; il funzionario dell'ASL CE/2 delegato al SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), designato Presidente della Commissione Esaminatrice per il rilascio degli attestati, nonché il responsabile dell'attività didattica dei corsi. Giova precisare che l'"ACLI Terra Campania per la legalità" ha anche la funzione di gestire i beni confiscati alla camorra. Il sistema utilizzato dall'organizzazione era così strutturato: l'ispettore sanitario dell'ASL/CE-1, DI RAUSO Carlo, in collaborazione con la moglie FATTORE Matilde, induceva numerosi titolari di esercizi commerciali a farsi consegnare somme di denaro per rilasciare loro falsa documentazione attestante la frequenza ed il superamento di corsi (in realtà mai avvenuti) di formazione e di aggiornamento obbligatori per gli addetti ad attività connesse all'igiene degli alimenti, apparentemente organizzati e gestiti dall'ACLI Terra Campania; agli stessi esercenti commerciali veniva prospettato che, qualora non avessero acquistato i falsi attestati, sarebbero stati destinatari di multe, sanzioni, sequestri, etc.; FORMISANO Carlo, funzionario delegato dal SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) dell'ASL/CE-2 a rivestire il ruolo di Presidente della Commissione esaminatrice, forniva il suo determinante apporto all'associazione attestando falsamente l'avvenuto svolgimento e frequenza dei corsi e rilasciando i relativi diplomi, con la collaborazione di PARENTE Marcello, responsabile dell'attività didattica. MANNA Gaetano, Presidente dell'"ACLI Terra Campania per la legalità", approfittando dell'accreditamento dell'Ente da lui gestito, da parte della Regione Campania, per l'espletamento dei corsi di formazione per alimentaristi, ha stretto un patto criminoso con l'ispettore sanitario e la moglie di quest'ultimo, consentendone la materiale e pratica attuazione e spronando gli stessi ad allargare sempre più il raggio territoriale d'azione. L'aspetto maggiorante allarmante della vicenda giudiziaria in esame è il fatto che, con il rilascio di falsi certificati di abilitazione alla manipolazione di alimenti, senza che i titolari abbiano mai frequentato alcun corso e superato alcun esame, si è certamente creata una situazione di pericolo per la salute pubblica, e questo a causa delle irresponsabili e criminose condotte poste in essere da parte di coloro che per primi, stante il ruolo rivestito, avrebbero dovuto provvedere a tutelarla. Né può essere sottaciuto l'aspetto relativo alla funzione rivestita dall'"ACLI Terra Campania per la legalità", che tra i suoi compiti ha anche quello di gestire beni confiscati alla criminalità organizzata per riutilizzarli a fini sociali. A seguito dell’arresto di Gaetano Manna, presidente dell’Acli Terra Campania per la legalità, associazione affidataria di una pluralità di beni confiscati alla malavita organizzata nei comuni di Teano, Pignataro Maggiore, Castel Volturno e Caserta, è intervenuto il sindaco Giorgio Magliocca: “E’ da anni – ha dichiarato l’esponente del Pdl – che vado denunciando il fatto che fosse inopportuno lasciare i beni tolti alla camorra nelle mani di un personaggio che ho sempre considerato non al di sopra di ogni sospetto. Dopo anni di battaglie ed esposizioni personali sfociate alcune volte anche in diffamazioni e delegittimazioni, oggi, finalmente, viene dimostrato che c’è molto da indagare sulle gestioni riconducibili al Manna. Agli inquirenti, però, chiedo di indagare anche sui veri motivi per i quali alcuni esponenti locali e nazionali si sono schierati al fianco del Manna, dipingendolo come un paladino dell’anticamorra, mentre il sottoscritto, rischiando, denunciava le varie anomalie”. ELENCO PERSONE DESTINATARIE DI PROVVEDIMENTO CAUTELARE MANNA Gaetano cl.'52, Presidente dell'"ACLI Terra Campania per la legalità"; DI RAUSO Carlo cl.'55, ispettore sanitario dell'ASL/CE-1; FATTORE Matilde cl.'61, moglie del DI RAUSO e collaboratrice dell'"ACLI Terra Campania per la legalità"; FORMISANO Carlo cl.'52, funzionario delegato dal SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) dell'ASL/CE-2 a rivestire il ruolo di Presidente della Commissione esaminatrice; PARENTE Marcello cl.'70, responsabile dell'attività didattica dei corsi. Fonte : Ce News/C.S.
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