Atene (Grecia) - Il ministro della cultura greco Antoni Samaras ha restituito oggi all’Italia due degli affreschi medievali rubati dalla Grotta delle Fornelle, nella provincia di Caserta, nella preziosa cappella funeraria fatta erigere dal conte Pandolfo e della contessa Gualferrata antichi signori di Calvi. Samaras, durante una cerimonia al Museo bizantino e cristiano di Atene ha consegnato i due affreschi, raffiguranti dei santi e risalenti all’XI secolo, al comandante del reparto operativo dei carabinieri per la tutela del patrimonio artistico, Raffaele Mancino, e al direttore generale archeologico del ministero dei beni culturali Stefano de Caro. Alla presenza dell’ambasciatore d’Italia Giampaolo Scarante, Samaras ha sottolineato come la riconsegna degli affreschi, rubati nel 1982 e recuperati nel 2006 dalla polizia greca in un’operazione contro una banda di trafficanti nell’isola di Schinoussa, sia «un altro passo importante nella collaborazione con gli amici e partner italiani nella lotta contro i furti di opere d’arte». Un passo simbolico e al tempo stesso concreto, ha detto il ministro, perchè «dimostra che quanto diciamo lo intendiamo davvero». Nelle antiche strade di Calvi Risorta, ricostruita sul luogo della città di Cales esistono numerose cavità scavate nelle pareti di tufo, i famosi ’Fornelli«, molto probabilmente delle tombe, che hanno dato il nome anche alla Grotta dove Pandolfo e Gualferrata, che vissero intorno al 1023, fecero eseguire i meravigliosi affreschi. Gli affreschi della grotta delle Fornelle di Calvi Risorta furono strappati dalle pareti usando una motosega. Non ci fu nessun rispetto per gli affreschi bizantini. Cinque gli affreschi strappati dalle pareti, due quelli recuperati dalla polizia greca. Gli affresci per 14 anni sono scomparsi dalla circolazione e solo le indagini hanno permesso il ritrovamento. I cinque affreschi rappresentavano La Madonna con il bambino; il ritratto di Giovanni Battista; Sant'Elena; e quelli di san Giovanni Battista, San Nicola, san Pietro; San Michele; San Donato; Santa Caterina; San Benedetto e San Giuseppe. Fonte: Corr del Mezzogiorno
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