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Camorra: arrestato dei carabinieri di Caserta il superlatitante Giuseppe Setola

Al momento della cattura il boss ha detto: "Avete vinto voi"
14/1/2009 19:0

Mignano Montelungo – Il latitante è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Caserta a Mignano Montelungo, comune del casertano al confine con il Lazio. Il superlatitante - inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi - era sfuggito alla cattura lunedì scorso fuggendo attraverso le fogne di un'abitazione dove si era rifugiato. Braccato dalle forze dell'ordine che gli davano la caccia da mesi è alla fine caduto nella rete degli investigatori dell'arma dei carabinieri di Caserta. Il latitante, che era armato, si trovava in un'abitazione attigua ad una clinica. All'arrivo dei carabinieri, ha tentato la fuga sui tetti, ma non ce l'ha fatta, forse anche per via di un polso fratturato, trauma che si era procurato in seguito alla rocambolesca fuga di due giorni fa attraverso i condotti fognari. Al momento della cattura il boss ha detto: "Avete vinto voi" rivolto ai militari dell'arma. «Desidero ringraziare di cuore la magistratura e tutte le forze dell'ordine che hanno lavorato per il conseguimento di questo importantissimo risultato», sono le parole con cui il ministro dell'Interno ha espresso la sua «grandissima soddisfazione» per l'arresto 'eccellente'.
Il colonnello Carmelo Burgio, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta, è stato in prima linea nell'arresto di Giuseppe Setola. «Tenevamo da tempo sotto controllo i suoi fedelissimi ma lo abbiamo perso lunedì socrso. Non ci siamo scoraggiati - ha spiegato il colonnello - abbiamo pensato solo a lavorare, e infatti a meno di 48 ore lo abbiamo arrestato, anche perché i fiancheggiatori erano ridotti al minimo. Possiamo dire che ormai il clan Setola è un pezzo della storia criminale casertana, in 6-7 mesi lo abbiamo tolto di mezzo e ora appartiene al passato». Un personaggio che comunque ha dato filo da torcere alle forze dell'ordine. «Si è dimostrato spavaldo come sempre - conclude Burgio - non voleva le manette. Ha chiesto della moglie, arrestata durante il blitz di lunedì». Un ultimo passaggio sulle indagini: «Non ci siamo avvalsi dei pentiti, perché comunque un po' di timore Setola lo incute ancora, ma abbiamo svolto un'attività di indagine portata avanti con i nostri mezzi, a conferma che lo Stato è più forte».
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