Sparanise – Adesso è ufficiale: anche se la tv resta il media più seguito, anche se la percentuale è in calo, specialmente fra i giovani tra i 18 e i 29 anni, ed è quasi alla pari con i media online, la Rete è diventata, in generale, la prima fonte d'informazione: un sorpasso quasi annunciato, in terra americana mentre in Italia ancora c'è chi storce il naso, come al solito miope di fronte al cambiamento dei tempi e all'innovazione, rischiando di restare al palo.
E' uno studio del Pew Research Center a confermarcelo: lo sviluppo dell'attenzione del pubblico per i media via Internet si deve specialmente alla crisi economica e alla campagna elettorale per la Casa Bianca che Obama, vittorioso nuovo Presidente degli States, non a caso ha impostato fortemente su social network e comunicazione online.
I numeri: "quest'anno il 40 per cento degli americani ha seguito dagli schermi dei propri computer l'evolversi delle maggiori vicende nazionali e globali, contro il 35 per cento che ha indicato i quotidiani come fonte privilegiata; lo scorso anno, invece, i giornali avevano prevalso sul web 34 a 24 per cento" ma a quanto pare ora la situazione si è decisamente invertita.
"La Tv resta il mezzo che il 70 per cento degli americani indicano ai sondaggisti come fonte di informazione, ma la percentuale, che era l'82 per cento nel 2002, è in discesa libera. C'è la forte concorrenza di Internet specialmente tra i giovani: nella fascia fra i 18 e i 29 anni, Tv e Rete sono praticamente alla pari, mentre poco più di un giovane su quattro afferma di leggere i quotidiani cartacei, il 18 per cento dice di ascoltare la radio e appena il 4 per cento si dedica a periodici e riviste cartacee".
La crisi economica ha dato probabilmente un colpo definitivo a questo rapporto tra media diversi e va anche considerato il fatto che le risorse sono rincarate e non sono illimitate: alberi da tagliare, benzina e carburante... Internet costa pochissimo, inquina ancor meno; e dà modo di avere informazioni da più fonti, anche da pubblicazioni internazionali e in più lingue, con notizie e approfondimenti anche meno ufficiali, quindi consente di formarsi opinioni ad ampio raggio, perciò meno condizionate e più libere. Ciò rende necessario, specialmente in questa Italia cronicamente in ritardo, analizzare in maniera diversa sia l'informazione che la sua veicolazione; sia l'intera filiera mediatica che gli orientamenti del mercato pubblicitario; si evince, anche, l'urgenza che la politica e l'imprenditoria avrebbero di riconsiderare la propria attenzione verso il mondo dei web-magazine o dei quotidiani online oltre che dei blog. Anche considerando, come già abbiamo avuto modo di scrivere, "la questione spinosa della libertà d'informazione, della verifica certa delle fonti, della qualità dell'approfondimento, del diritto alla privacy, del copyright, dell'attitudine al pirateria e spesso all'uso scorretto del lavoro altrui..."
E' ormai certo, pertanto, che è davvero fondamentale rispondere adeguatamente ad un sistema che è già cambiato da tanto, che ha bisogno di altre regole (e autoregolamentazione) e di una nuova e alternativa attenzione imprenditoriale. Per poter intervenire in tempo reale la partita si giocherà sul Web, il pubblico, un certo pubblico di lettori e fruitori, che è in crescita esponenziale, all'estero ma anche in Italia, lo ha capito prima, e cresce quotidianamente. L’esempio più lampante lo possiamo dimostrare proprio con il nostro giornale on line. Dopo un’attenta analisi delle vendite a livello locale dei quotidiani cartacei, possiamo affermare che www.comunedisparanise.com è l’organo di informazione più letto di Sparanise, con un particolare non trascurabile: è gratuito.
|