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Camorra, Maroni: “ Contro la guerra ora serve la reazione della società civile”

I militari resteranno il tempo necesario
2/10/2008 16:16

Roma - La camorra ha dichiarato una vera e propria guerra civile perche' ''una parte di cittadini si batte contro cittadini dello stesso paese sparando nel mucchio e non bada se le vittime sono civili o militari. Si semina il terrore. Cosa che e' avvenuta ad esempio con l'omicidio di sei extracomunitari a Castel Volturno. E alcuni erano estranei al traffico di droga''. E' quanto ha sottolineato il ministro dell'Interno Roberto Maroni in un'intervista al settimanale L'Espresso domani in edicola. Il controllo del territorio si riprende ''aumentando la pressione, mantenendo la pressione. Rimanendo il tempo necessario perche' scatti la reazione della societa' civile e si tolga l'acqua dove nuotano questi squali''. Da sabato prossimo, ha confermato il ministro, in Campania ''ci saranno 500 soldati in aggiunta ai 400 agenti che abbiamo gia' inviato''. Domani Maroni presiedera' ''una riunione congiunta di due comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza, quelli di Caserta e Napoli, e' la prima volta che succede. Voglio coordinare di persona la presenza dello Stato. Tutto il resto e' contorno che non influisce sul mio agire. Ho il pieno appoggio del governo. Le polemiche restano fuori dalla porta del mio ufficio''. Quattrocento poliziotti. E, da sabato 4 ottobre, anche 500 militari. Che rimarranno nel Casertano "un anno, due, tutto il tempo necessario". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, conferma che non lesinera' uomini e mezzi nella lotta alla criminalita' organizzata. "Per la prima volta - premette riferendosi alla cattura del gruppo di fuoco della strage di Castel Volturno - c'e' una risposta corale, i carabinieri contro i killer, i poliziotti contro gli imputati di reati gravi, la Finanza contro i patrimoni dei clan Bidognetti e Schiavone. Non sempre in passato e' stato possibile farlo, ma e' la via che intendiamo seguire". "Lei ha usato il termine guerra civile. Cosa intende esattamente?", chiede il cronista. "Che una parte di cittadini - risponde Maroni - si batte contro cittadini dello stesso paese sparando nel mucchio e non bada se le vittime sono civili o militari. Si semina il terrore. Cosa che e' avvenuta ad esempio con l'omicidio di sei extracomunitari. E alcuni erano estranei al traffico di droga". Il controllo dei territorio si riprende "aumentando la pressione, mantenendo la pressione. Rimanendo il tempo necessario perche' scatti la reazione della societa' civile e si tolga l'acqua dove nuotano questi squali. Io voglio far capire a questi camorristi che lo Stato c'e' e vuole tornare padrone del territorio.
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