Cannes (Francia) – ''Mi considero il portafortuna di Paolo Sorrentino e Matteo Garrone'': lo ha detto al Tg1, scherzando, Toni Servillo, protagonista di entrambi i film italiani, Gomorra e Il divo, che hanno vinto premi stasera a Cannes.
''Era dal '72 - ha ricordato l'attore casertano - che due italiani non vincevano due premi così importanti: il cinema italiano torna con un linguaggio moderno a parlare della realtà e se ne sono accorti in tutto il mondo''. Infine un appunto personale: ''quando è apparso De Niro c'e' stata una standing ovation e grande emozione per la nostra generazione che ha sognato con i film di questo attore''.
Una doppietta italiana, come non accadeva da decenni. Il grand prix per Matteo Garrone e il suo Gomorra e il premio della giuria per Paolo Sorrentino e il suo Il divo rappresentano un successo per il cinema italiano che riporta alla vittoria ex aequo del 1972, quando la Palma fu divisa tra Il caso Mattei di Francesco Rosi e La classe operaia va in paradiso di Elio Petri. In questo caso niente Palma d'oro ma i due giovani autori riportano l'Italia nel palmares dopo la Palma d'oro del 2001 si Nanni Moretti e del suo La stanza del figlio
Il Divo di Paolo Sorrentino, che ha vinto il premio della Giuria al 61/mo festival di Cannes, ha vinto anche il premio per i valori tecnici. La giuria della commissione superiore tecnica dell'immagine e del suono ha attribuito il prix Vulcain tecnico artistico a Luca Bigazzi e a Angelo Raguseo per l'armonia dell'immagine e del suono nel film.
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