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Alimenti: per il Movimento Difesa del Cittadino sono prodotti a rischio salute

Preoccupano inquinamento ambientale, rifiuti e discariche
16/5/2008 17:7

Napoli - Ad eccezione di cereali e bio, tutti i prodotti sono percepiti dai cittadini campani come alimenti a rischio per la salute a causa dell'inquinamento ambientale -rifiuti e discariche in primis- e della presenza di diossina. E' questo uno dei dati principali emersi nell'Indagine sulla percezione dei rischi alimentari e gli stili di consumo dei consumatori nella Regione Campania, promossa dal Movimento Difesa del Cittadino (MDC) in collaborazione con l'Universita' del Sannio nell'ambito del progetto Regionale sul consumo consapevole dei prodotti alimentari. La rilevazione e' stata effettuata nelle 5 province campane di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno. Soprattutto in queste ultime due, e' maggiormente sentita la disponibilita' a pagare tra il 10 e il 20% in piu' il prodotto per essere sicuri della sua qualita', mentre nelle province di Benevento e Caserta, gli intervistati ritengono che il prezzo del prodotto debba essere all'origine commisurato alla sua qualita'. In generale, i cittadini campani sono disposti ad acquistare prodotti a costi piu' elevati se e solo se questi abbiano una provenienza certa e una marca conosciuta, sentendosi poco sicuri e scarsamente informati in relazione alla certezza dell'origine e di un'importazione controllata. Inoltre, gli intervistati sono convinti che i prezzi siano influenzati dai numerosi passaggi di filiera, soprattutto per frutta, verdura, latte e prodotti biologici, cioe' proprio quei prodotti maggiormente deperibili e maggiormente acquistati e consumati nel contesto della dieta quotidiana. L'indagine ha evidenziato un calo delle vendite al dettaglio nel settore agroalimentare pari al 10% circa negli ultimi quattro anni, che se da un lato, per le classi piu' abbienti, e' riferibile a nuove abitudini indirizzate sempre piu' al consumo di pasti presso i ristoratori, dall'altro lato, per la popolazione piu' disagiata, e' dovuto a un aumento immotivato dei prezzi alla vendita di ben tre volte superiore a quello verificatosi nello stesso periodo alla produzione. Fonte: (Adnkronos)
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