Sparanise – Il mitico Boskov diceva: è finita solo quando arbitro fischia! Ed è proprio cosi. Nel mondo dello sport è una regola non scritta che nessuno dovrebbe mai dimenticare. Prendiamo in esame le ultime due giornate di campionato: domenica scorsa lo Sparanise volley perde rovinosamente in casa con il Meta una partita apparentemente inutile, il Marcinise invece fa il proprio dovere e vince 3 a 1 con l’Anagni. Situazione: grazie alla sconfitta i marcianisani allungano ulteriormente il proprio vantaggio e si portano a più 5. Ieri invece succede che il Marcianise viene asfaltato dal Guidonia perdendo l’intera posta in palio e restando fermo a quota 58, mentre i caleni perdono un’altra partita stavolta al tie break a portando a casa un solo punticino. Cosa sarebbe accaduto se lo Sparanise avesse vinto contro il Meta e contro il Paola considerando gli eventi marcianisani? Ebbene: la classifica non sarebbe più la stessa e gli sparanisani adesso si troverebbero a quota 59 un punto avanti al Marcianise e con la certezza di guadagnarne altri tre dovendo disputare l’ultima di campionato contro il fanalino di coda Maddaloni e quindi virtualmente in zona play off promozione. Conoscendo l’indole del Presidente Antonio Merola, abituato come imprenditore a lottare sempre, abbiamo motivo di credere che adesso si starà mangiando le mani dalla rabbia. Ma tant’è. A volte le cose vanno in un certo modo e nessuno può farci niente. Adesso i caleni possono solo sperare in un eventuale quanto improbabile ripescaggio in serie B1. Per la cronaca, ma giusto per quella lo Sparanise volley ha perso a Paola con il punteggio di 3 a 2...
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