Caserta - "Non c'è alcun bando sulla mozzarella campana da parte dei paesi asiatici, neanche in Corea del Sud". A gettare acqua sul fuoco sul presunto allarme alimentare legato alla diossina è il generale Saverio Cotticelli,comandante dei carabinieri per la tutela della salute (Nas). Cotticelli al termine del lungo vertice al ministero della Salute, aggiunge: "Non ci risultano mozzarelle ferme alla dogana in Giappone".
Il generale dei Nas ha fatto il punto alle autorità italiane sull'allarme diossina nelle mozzarelle campane. Fermo restando che "le analisi non sono ancora concluse ma verranno
rese note nei tempi previsti, molto presto", Cotticelli ha detto che "c'è molto allarmismo, un allarme esagerato che si riverbera in maniera drammatica sull'economia di una regione già provata". "E' tutto una bolla mediatica - conclude - ma dobbiamo essere seri e aspettare i risultati delle analisi, perché finora tutto è basato su ipotesi, su teoremi".
Istituto di zooprofilassi: "Prodotto sicuro"
"Motivi concreti per ritenere la mozzarella di bufala inaffidabile, contaminata, insalubre, non ce ne sono", dice Antonio Limone, commissario straordinario dell'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, al termine del vertice che si è tenuto a Roma al ministero della Salute.
"La Regione Campania si è impegnata a distruggere le quantità di latte sequestrate perché risultate positive all'analisi sulla diossina. Quel latte non sarà mai immesso in commercio dunque - continua Limone - Con questo vertice si intende anche dare risposta ai chiarimenti chiesti da altri Stati sui prodotti lattiero-caseari del nostro Paese, come Giappone, Hong Kong e Taiwan. Ma la richiesta di un chiarimento, dovuta anche a questo allarme generato dai media, non blocca i prodotti italiani e campani se non nel caso, finora, della Corea del Sud".
Danni per 30 milioni
Un intervento che tende a limitare i danni economici che questa presunta emergenza sta provocando. Le vendite di mozzarella di bufala campana sono infatti precipitate nei due primi mesi dell'anno con una contrazione del 30% rispetto allo stesso periodo del 2007.
Tra mercato interno ed export, il Consorzio di Tutela stima infatti 30 milioni di euro di perdite. Il calo deriva dalla diffusione di notizie sull'emergenza rifiuti in Campania e sul sequestro di allevamenti per diossina. Intanto il Codacons studia una class action per i danni subiti dai produttori. Eppure, di fronte ad una situazione cosi drammatica, c’è chi continua ad imporre la propria presenza ai vertici istituzionali della Regione fregandosene di quanto quotidianamente accade in Campania. Allora una domanda nasce spontanea: prima (e tuttora…) la monnezza, poi la mozzarella, ma non dovrà mica eruttare il Vesuvio per farvi andare a (forza) casa e liberare la nostra regione dalla vostra catastrofica presenza?
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