Napoli - Agli imputati vengono contestati reati che vanno dalla frode in pubbliche forniture a truffa aggravata ai danni dello Stato, falsita' e abuso di ufficio. Rinviate a giudizio anche le persone giuridiche, cioe' le societa' del gruppo Impregilo coinvolte nella vicenda: Impregilo, Fibe, Fibe Campania, Fisia Italia Impianti e Gestione Napoli, che hanno gestito fino a dicembre 2005 lo smaltimento dei rifiuti in Campania. La richiesta di rinvio a giudizio era stata depositata il 31 luglio scorso dai pm Paolo Sirleo e Giuseppe Noviello dopo una indagine partita nel 2003 sulla base di numerosi esposti; nel 2004, su una ipotesi di frode in pubbliche forniture, il gip partenopeo disposte il sequestro di tutti gli impianti di combustibile da rifiuti, poi dissequestrati dopo un primo revamping. Lo scorso 26 giugno, inoltre, il gip Rossana Saraceno firmo' il sequestro preventivo cautelare di somme per 750 milioni alle societa' dell'Impregilo, sequestro confermato dal Riesame il 25 luglio. Il dibattimento davanti al gup era iniziato lo scorso novembre. Fonte: (AGI)
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