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Aiuto, stanno “lavorando” per disintegrare l’agro caleno: pericolo estinzione!

Centrale elettrica, CDR, piattaforma, discarica ed ecoballe
1/2/2008 17:39

Sparanise – Da qualche parte, in una delle stanze del potere, quelle cioè dove si decide il futuro ed in questo caso anche la salute, di intere popolazioni, ci deve essere qualcuno che con molte probabilità nutre un profondo odio per l’agro caleno, al punto tale da volerne decretare la totale distruzione. Non è una previsione apocalittica vetero ambientalista o una esagerazione di puro stampo giornalistico, ma una semplice analisi di ciò che è avvenuto e di quanto potrebbe materializzarsi di qui al qualche mese.
La perpetua emergenza rifiuti, ci porta a parlare subito del progetto di provincializzazione dei rifiuti, vale a dire: in ciascuna provincia ognuno provvede al ciclo completo dello smaltimento della propria munnezza. Sin qui, nulla da eccepire, anzi: la cosa arriva anche a dare una lieve ma incoraggiante sensazione di piacere. Ma poi si scopre che la provincializzazione dei rifiuti significa seppellire di mutezza l’intero agro caleno, che già dai tempi dei romani anche per l’elevatissima fertilità del terreno veniva identificato come la Campania Felix…, con la munnezza dell’intera provincia di Caserta. Tradotto: da noi i sacchetti di quasi un milione di abitanti. Allora si dirà: ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità, ok, va bene. Ma allora come si spiega che nella medesima area è stata autorizzata ed è in funzione, una centrale termoelettrica di 800 Mw? Sparanise cittadina di 7500 abitanti, si sacrifica per dare energia ad 1 milione 800mila campani. Non è forse questa assunzione di responsabilità? Ma andiamo avanti. Sempre nella medesima area, ma sul territorio di Pignataro Maggiore, c’è il progetto della Piattaforma per lo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi e, come se non bastasse, sempre a Pignataro, qualcuno vorrebbe realizzare una centrale a biomasse. Rimanendo sempre nell’ambito del territorio ricadente nel medesimo comune caleno, aleggia ancora minaccioso come uno spettro, lo scellerato progetto della mega discarica provinciale in località “Cento Moggia” contro il quale una intera popolazione si è battuta strenuamente. Ancora. Poco più avanti c’è Santa Maria la Fossa, che secondo quanto si è appreso stamattina in via definitiva, ospiterà il CDR provinciale che poi sarebbe il terzo della Campania che però di province ne conta 5…. Salendo più a nord troviamo un altro folle progetto: Carabbottoli, territorio di Sant’Andrea del Pizzone, comune di Francolise. Anche qui: munnezza! Anche qui, il popolo in lotta contro lo stato per difendere il diritto alla salute. Ancora pochi chilometri a tocchiamo Cerinola. Qui il progetto era, o forse sarebbe più corretto dire è: realizzare un sito di stoccaggio delle ecoballe! Sempre perché ciascuno ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità!Se provate a fare un giretto panoramico in aereo vi renderete conto di quanto drammaticamente vicino si trovino tutte queste località… Insomma: in circa 50 Km2 il popolo dell’agro caleno potrebbe trovarsi nella condizione di ospitare le seguenti assunzioni di responsabilità: 1 centrale termoelettrica da 800 MW (già assunta): 1 centrale a biomasse; 1 o 2 discariche provinciali; 1 termovalorizzatore; 1 mega deposito di ecoballe; 1 Piattaforma per rifiuti Tossici e Nocivi! Di sicuro il popolo caleno è da considerarsi il più responsabile dell’intero pianeta Terra! Insomma: è una questione di soldi? Di politica? Di Camorra? O una commistione di tutte e tre le questioni messe insieme come una sorta di Idra con unico animalesco corpo e tre teste? Possibile che a nessuno viene in mente che un territorio cosi fertile per l’agricoltura e tutto sommato non completamente invaso dalle “cavallette vesuviane” sia da considerarsi come uno dei pochi angoli vivibili della Campania e per questo da conservare e salvaguardare? O forse, purtroppo per i caleni, è proprio questa virtù a far gola all’insaziabile Idra politica-affarista-camorrista? Di certo il popolo caleno ha già abbondantemente dato e continuerà ad opporsi con forza fino all’ultimo secondo per evitare la propria estinzione in quello che qualcuno vuole trasformare nel triangolo della morte ! (Foto P. Ricciardi)
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