Caserta - Il seguente lancio Ansa ci sembra, visti i tentativi dello Stato di sommergere di munnezza l'intero agro caleno, l'ennesima beffa, ma vale comunque la pena farvelo sapere. Accelerare il piu' possibile le procedure per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalita' organizzata: lo ha auspicato Elisabetta Spitz, direttrice dell'Agenzia per il Demanio, alla presentazione di un progetto per creare a Caserta, in un appartamento sottratto alla camorra,un centro di accoglienza per donne e vittime di violenza Il reimpiego in chiave sociale dei beni confiscati e' - ha detto Spitz, - una scelta strategica di fondamentale importanza, ''che possiede un valore 'economico' uguale o superiore a quello di altre destinazioni, dal punto di vista del beneficio per la collettivita'. Si crea infatti un effetto moltiplicatore, come qui a Caserta dove un immobile sottratto alla violenza servira' per sottrarre ulteriormente alla violenza delle donne''. Le iniziative del genere in Italia sono moltissime nonostante ''l' estrema difficolta' del lavoro del Demanio, che deve prendere in carico beni intrisi di illegalita' restituendoli alla funzione civile. Cio' vuol dire non solo riportare un bene nella legalita' amministrativa ma anche occuparsi di tanti profili materiali, cominciando dai requisiti di sicurezza che il piu' delle volte mancano totalmente''. Un lavoro per il quale ''le risorse spesso non sono sufficienti'': domani, ha sottolineato Spitz, ci sara' a Roma la prima riunione del tavolo per l' utilizzo dei fondi del Pon sicurezza anche a questi fini. La direttrice dell'Agenzia ha citato l' accordo con Italia Lavoro per il supporto al personale delle aziende confiscate: ''Per la maggior parte sono imprese di sola copertura alla criminalita', ma esistono anche atti vita' produttive importanti che vanno difese e reimmesse nel ciclo produttivo''. Parlando infine della Campania, Spitz ha detto di aver incontrato oggi rappresentanti della Curia arcivescovile di Napoli: ''Abbiamo cominciato a parlare dell' uso a fini sociali di alcuni beni confiscati per cerare centri di accoglienza''. Fonte: (ANSA)
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